Auspico migliorino le relazioni tra la giustizia italiana e tedesca

 

Mi auguro che le accuse a Fabio si dimostrino infondate. Commenta così la risposta arrivata dal Ministro degli esteri alla mia nterrogazione sulla prolungata incarcerazione di Fabio Vettorel.

La risposta è arrivata oggi, qualche giorno dopo la scarcerazione di Fabio ed è inevitabile che sia così, visto che l’interrogazione risale alla settimana precedente la sua liberazione. Ovviamente sono molto soddisfatto che Fabio sia stato finalmente rilasciato e ora attendiamo l’esito del processo augurandoci che le accuse a suo carico si dimostrino prive di fondamento. Auspico infine che l’intera vicenda aiuti a migliorare i rapporti tra la giustizia italiana e quella tedesca. Rimane inspiegabile come un cittadino italiano, per altro all’epoca non ancora maggiorenne, possa essere trattenuto in prigione per mesi in attesa di processo con gli stessi capi di accusa di persone che invece sono state liberate dopo poche settimane.

Come noto, Vettorel fu arrestato il 7 luglio in seguito alle manifestazioni del G20 di Amburgo ed è stato rilasciato solo il 27 novembre.

“Il Consolato Generale ad Hannover”, si legge nella risposta della Farnesina, “si è fortemente impegnato per fornire al ragazzo tutta la necessaria assistenza durante la permanenza nel penitenziario”, ha mantenuto i contatti sia con la madre sia con il legale e ha partecipato alle udienze, l’ultima delle quali è stata il 4 dicembre in presenza del Consolato Generale. “La nostra rappresentanza consolare”, conclude la risposta del Ministro “continuerà a seguire da vicino il procedimento penale, presenziando – ove consentito – anche alle successive udienze”.

 


Roma, 7 Dicembre 2017