Bellot (Fare!), De Menech (PD) e D'Incà (M5S) incontrano il sottosegretario Bressa: tracciata linea d'azione comune per il caso Veneto Strade.

 

«Ora si smorzino i toni: la Regione metta fine alla campagna di malcontento politicamente strumentalizzato, Vernizzi fermi le minacce di stop totale. Ci sono i fondi per fare fronte alle emergenze e siamo al lavoro per recuperare la cifra mancante».

Non si ferma il lavoro congiunto dei parlamentari bellunesi impegnati da giorni nella ricerca di una soluzione alla questione Veneto Strade. Questa mattina, Bellot, De Menech e D'Incà si sono riuniti nuovamente per un colloquio con il Sottosegretario agli affari regionali, Gianclaudio Bressa.

Ne è emerso un quadro in cui risalta chiara la comunione di intenti e la possibilità ad oggi di calmare gli animi e passare a toni di confronto più ragionevoli. “I soldi per gli stipendi dei dipendenti sono già stati portati a casa – fanno sapere i tre parlamentari all'uscita dall'incontro – e con essi anche un disavanzo che non rende più giustificabile la presa di posizione di Vernizzi, AD Veneto Strade. Se continua a minacciare l'immediata sospensione del servizio lo fa, a questo punto, per ragioni che non possono più essere ricondotte all'emergenza di cassa.”

Bellot, De Menech e D'Incà non risparmiano un appunto nemmeno ai rappresentanti Regionali bellunesi: “Siamo tutti d'accordo sul fatto che la risposta in atto è parziale, ma stiamo lavorando sia per reperire l'intera cifra necessaria attraverso gli imminenti decreti per gli Enti Locali, sia per trovare una soluzione definitiva. È tempo che anche la Regione faccia la sua parte. In questo momento non abbiamo bisogno di alzate di scudi, né di facile populismo. Si smetta di strumentalizzare politicamente la vicenda e si apra invece un dialogo produttivo per arrivare davvero ad una azione sinergica, nell'interesse della provincia di Belluno, che è Veneta a pieno titolo, al pari di Venezia.”

 


Belluno, 16 Febbraio 2017