Sollecito un intervento dell’Intergruppo Montagna con l’ad di Poste Italiane per il rispetto delle regole dettate da Agcom

La riduzione del servizio postale decisa unilateralmente da Poste italiane in alcuni comuni del Bellunese è inaccettabile.
Con l’Intergruppo Parlamentare per lo Sviluppo della Montagna abbiamo più volte sollecitato il gruppo Poste a operare in accordo con le direttive europee. Inoltre, c’è una delibera dell’Agcom del 26 giugno 2014 che regola il servizio nelle zone rurali, montane e nelle isole minori, individuando criteri precisi per la parità di accesso al servizio postale da parte di tutti i cittadini.

Oltre alle regole c’è poi il buon senso. Visto che il servizio postale, nelle zone montane incide direttamente sulla vita di migliaia di persone, in particolare anziani, eventuali tagli o riduzioni del servizio devono essere concordate con gli enti locali. Saltare i comuni ed evitare il confronto con i sindaci è profondamente sbagliato.

Interesserò nuovamente della vicenda l’Intergruppo parlamentare sulla montagna per far rispettare le regole al gruppo Poste Italiane. C’è un interesse generale che va salvaguardato. L’Unione europea, con una direttiva del 2008 riconosce come “le reti postali rurali, in particolare nelle regioni montuose e insulari, svolgono un ruolo importante al fine di integrare gli operatori economici nell’economia nazionale/globale, e al fine di mantenere la coesione sociale e salvaguardare l’occupazione”. La medesima direttiva riconosce che: “i punti di accesso ai servizi postali nelle regioni rurali e remote possono inoltre costituire un’importante rete infrastrutturale ai fini dell’accesso universale ai nuovi servizi di comunicazione elettronica; gli Stati membri dovrebbero adottare le misure regolamentari appropriate, per garantire che l’accessibilità ai servizi postali continui a soddisfare le esigenze degli utenti, garantendo, se del caso, un numero minimo di servizi allo stesso punto di accesso e, in particolare, una densità appropriata dei punti di accesso ai servizi postali nelle regioni rurali e remote”.

 



Belluno, 5 Febbraio 2015