Governo e regioni risolvano i problemi prima possibile: La Camera approva razionalizzazione della rete stradale. Veneto, Lombardia, Emilia e Piemonte ancora in cerca di un accordo

  

Le Regioni Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia di concerto con il Ministero dei Trasporti risolvano prima possibile i problemi che hanno impedito la riclassificazione delle strade.

Sono intervenuto questa mattina in commissione Ambiente e Lavori pubblici dove si è discusso il parere della Camera sul provvedimento con cui il governo prevede di riorganizzare e uniformare la gestione della rete stradale in Italia per la quale ha stanziato 300 milioni l’anno dal 2019 al 2023.

Il provvedimento riguarda in questa fase 11 regioni. A bloccare l’intesa tra lo Stato e quattro regioni è stata una serie di problemi tecnici. In Lombardia e Veneto in particolare le criticità sono legate alle società in house che hanno in carico la viabilità.

Con il Dpcm si razionalizza la rete delle strade puntando ad avere unitarietà nella gestione e certezza delle risorse necessarie alla manutenzione ordinaria e straordinari. Tuttavia, le quattro regioni del nord e lo Stato non hanno ancora trovato un accordo tecnico e politico. Chiediamo alle parti interessate di lavorare in sinergia per sciogliere tutti i nodi rimasti.

Il sottosegretario alle infrastrutture Del Basso De Caro, ha raccolto il mio appello e ha riferito che il Ministero è pronto a lavorare di concerto con le regioni per risolvere quanto prima i nodi ed estendere la riforma della viabilità, in particolare al Veneto e alla Lombardia.

Ho voluto inserire nel parere della commissione questo intervento, come stimolo al governo e alle regioni interessate perché nelle prossime settimane e mesi sia completato l’iter di trasferimento della rete. È fondamentale dare un nuovo assetto all’organizzazione della manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale del Veneto e in particolare del Bellunese.

 


Roma, 10 Gennaio 2018