Ieri ho presentato – insieme a Roberto Speranza, presidente Gruppo Pd alla Camera – una proposta di legge per la modifica  alla legge 14 giugno 2011, n. 101 in materia di Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’incuria dell’uomo.

 Il  senso della modifica va ricondotto al termine «incuria».

Il termine incuria è sinonimo di comportamenti di omissione di una certa gravità e non è assolutamente il termine corretto per indicare le pesanti responsabilità umane che vi sono state in questa tragedia; l’uso di questo termine può, al contrario, risultare offensivo proprio per coloro ai quali questa legge vuole dimostrare vicinanza e solidarietà.

Il 14 giugno del 2011, il Senato della Repubblica, senza discussione in aula, ha approvato la legge che promuove per il 9 ottobre la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali ed industriali causati dall’incuria dell’uomo”: resa «una solennità civile, che accomuna alle vittime del Vajont anche quelle di Stava, Marghera e tante altre ancora, si è scelta proprio la data dell’anniversario del disastro del Vajont.

Pur utilizzando un registro linguistico rigoroso e «neutro», il Parlamento ha condannato formalmente il cinismo, il desiderio di guadagno, le speculazioni e gli interessi personali che hanno portato al sacrificio di vite umane innocenti in situazioni in cui, contro natura, gli uomini, agli occhi di altri uomini, valgono meno del denaro.

Da qui nasce la mia iniziativa, in occasione del 50° anniversario della tragedia, anche a nome dei Sindaci dei comuni del Vajont, e interpreti dei sentimenti delle intere cittadinanze,  di ribadire quanto fuorviante e lesivo sia il termine «incuria» per i sentimenti di coloro che tutto hanno perso durante la tragedia, richiedendo esplicitamente che tale termine venga tolto dalla dicitura.

E per avvalorare la proposta, ho ripreso le parole pronunciate da Roberto Padrin, sindaco di Longarone, il 9 ottobre 2013, alla presenza del Presidente del Senato Pietro Grasso, durante la cerimonia commemorativa in occasione del 50°  anno dalla tragedia.

In quell’occasione, il primo cittadino di Longarone, ha dichiarato: “Quella catastrofe che il Senato della Repubblica italiana, il primo giugno 2011, approvando un appropriato disegno di legge di alcuni parlamentari, sensibili alla nostra tragedia, ha inteso caratterizzare nel definire il 9 ottobre la Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali provocati dall’incuria dell’uomo. Solennità civile, dunque, ai sensi dell’art. 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260. Anche se quella parola “Incuria” prima o dopo dovrebbe essere tolta, perché non di incuria si trattò nel caso del Vajont, ma di colpa e…forse di dolo”.

Roger


Belluno, 11.10.2013