E’ un dolore intollerabile quello che sento per le vittime colpite dalla bomba d’acqua abbattutasi ieri sera nel Trevigiano.

La mia solidarietà e i miei pensieri vanno in queste ore alle famiglie delle vittime, ai feriti e alla comunità di Refrontolo.

Di fronte a questa strage causata dal dissesto, non si può però rimanere inermi.

Resto convinto della necessità di portare la sicurezza del territorio al centro dell’agenda politica veneta.

Nonostante i finanziamenti statali, nella nostra regione sono ancora tanti i cantieri bloccati per eccesso di prudenza e di inerzia.

Il dolore di queste ore si trasformi in azione.

Roger De Menech


Belluno, 3 agosto 2014