Ma la Regione provi comunque a presentare la candidatura sulla base di un nuovo modello per la montagna

  

Scelta fatta in ritardo, sull’onda di un articolo di giornale e con troppa superficialità, senza connessioni reali con i poteri decisionali e senza un chiaro progetto di sviluppo. 

La finestra si era aperta in ottobre, dopo il referendum con cui i cittadini del Tirolo avevano bocciato l’ipotesi di candidatura. Purtroppo ci si è attivato troppo tardi. Chiaro che i tempi erano stretti, soprattutto perché senza un lavoro di lobbying e di relazioni positive con chi prende le decisioni non è facile ottenere risultati.

In ogni caso, invito il presidente della Regione a fare scelte radicali. Presentiamo comunque la candidatura e cogliamo l’occasione per impostare un modello di sviluppo della montagna alternativo al passato, basato su bellezza e sostenibilità. Valori, anzi asset che rimarranno nel tempo anche se non dovessimo ospitare i giochi olimpici e che comunque ci permetterebbero di presentare una candidatura da posizioni di forza. Certo, bisognerà fare delle scelte – ad esempio su ferrovia e autostrade, sull’efficientamento degli impianti di risalita e sulla riduzione dello sfruttamento dei corsi d’acqua – anziché dare il classico colpo al cerchio e quello alla botte, lavorare duramente e magari in silenzio invece che cogliere ogni opportunità per avere una foto sul giornale. Ma è così che gli amministratori si comportano e raggiungono obiettivi a favore delle loro comunità.

 


Belluno, 29 Marzo 2018