Lunedì 12 gennaio a Roma si riunisce l’intergruppo parlamentare

 

Il sistema montagna italiano permane a rischio, ma ci sono molte opportunità da cogliere tra i diversi tavoli di lavoro finalmente attivati dal governo e la nuova riforma istituzionale.

L’intergruppo dei Parlamentare per lo Sviluppo della Montagna, in collaborazione con Anci, Upi e Uncem, il 12 gennaio a Roma si riunisce per una mattinata di confronto sulle diverse questioni aperte.

L’incontro comincerà con un mio intervento e, per la prima volta, sarà aperto ai sindaci.

 

Questo è un segnale importante perché indica la volontà del Parlamento e del Governo di stabilire un confronto serio e costruttivo con gli amministratori con l’obiettivo di raggiungere soluzioni condivise che non si scarichino su contribuenti e municipalità.

I nodi ancora da risolvere riguardano l’Imu sui terreni agricoli dei comuni riparametrati sul criterio Istat dei 600 metri di altitudine, l’aumento dell’IVA sul pellet, la riduzione del servizio postale nei piccoli Comuni e nelle aree marginali, la necessità di fronteggiare le emergenze legate alla messa in sicurezza delle strade e, nei mesi invernali, lo sgombero neve e l’insalamento delle strade.

Non c’è dubbio che i cittadini e le imprese che vivono in montagna soffrano maggiormente questo momento di crisi. La tenuta nell’insieme del tessuto sociale, economico e amministrativo della montagna è quanto mai precario, ma al tempo stesso sono molte le opportunità che nascono dai vari tavoli di lavoro aperti.

La Strategia macroregionale alpina, le Aree interne, il rifinanziamento del fondo montagna, la riforma Delrio affrontano i problemi della montagna con un approccio innovativo e di sistema che non si ferma alle astrazioni amministrative, ma guarda al risultato concreto proprio per i cittadini e per le imprese. 

 


Belluno, 8 gennaio 2015