Ho presentato questa mattina un’interrogazione urgente per chiedere al governo lo stanziamento di risorse per la sicurezza delle popolazioni che abitano il territorio bellunese.

Nell’interrogazione ho ricostruito i principali fatti accaduti negli ultimi giorni a causa del maltempo: gli allagamenti, avvenuti nel Feltrino, nell’Agordino, in Cadore e in Valbelluna, l’esondazione di un torrente nei pressi di Busche e l’evacuazione di decine di abitazioni a causa del rischio frane Frane e smottamenti di diverse dimensioni si sono registrati in tutto il territorio Provinciale, nel Feltrino a Rocca Pietore, a Pescul, in Comelico e a Santo Stefano di Cadore, a Valle di Cadore, a Dosoledo e a Gosaldo. Inoltre, in molte zone l’acqua non è potabile. Anche i collegamenti sono resi molto difficoltosi. A causa delle forti piogge e dei conseguenti danni, la tratta ferroviaria Belluno – Conegliano, è stata interrotta mercoledì pomeriggio e strada statale 52 “Carnica” è stata chiusa tra la galleria del Comelico e Santo Stefano di Cadore per la caduta di una frana.

Ho chiesto pertanto ai Ministri delle Infrastrutture e trasporti e dell’Ambiente quali risorse intendano destinare a questi territori in considerazione dei danni subiti per ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza del sistema delle infrastrutture provinciali. Inoltre, ho chiesto come intendono affrontare il tema degli investimenti in infrastrutture nelle aree di montagna, e come i Ministri come intendano stimolare la Regione Veneto perché la Provincia di Belluno venga messa al centro del piano regionale contro il dissesto idrogeologico.

 

 

 

di seguito il testo dell'interrogazione:

INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

– Ai  Ministri delle Infrastrutture e trasporti e dell'Ambiente –

 

PREMESSO CHE:

Nella prima settima di Novembre le Provincia di Belluno è stata colpita da un’ondata di maltempo che ha prodotto intense piogge che hanno coinvolto tutte le zone della provincia.

Le forti piogge, oltre ad alzare il livello massimo di allerta dei fiumi, hanno causato frane e allagamenti nel Feltrino, nel Bellunese, nell’Agordino e in Cadore.

Sono costantemente sotto osservazione i livelli del Piave, dell’Ardo, del Cordevole, e del Boite, vicini ai massimi storici, e dei molti torrenti che sono sull’orla dell’esondazione.

In alcuni punti è avvenuta la Tracimazione del lago di Alleghe e il conseguente allertamento di tutti i Comuni della riviera.

L’esondazione di un emissario del lago di Busche, ha causato, nel comune di Lentiai l’allagamento di sette case. Interventi anche a Sappada, Rivamonte Agordino, Cencenighe per liberare dall’acqua scantinati e garage.

Per scongiurare il pericolo di “bombe d’acqua” molti comuni hanno fatto evacuare decine di abitazioni che sarebbero state esposte a rischio frane.  Il Sindaco di Feltre ha firmato un’ordinanza per l’evacuazione – per precauzione – nella frazione di Villaga.

Frane e Smottamenti di diverse dimensioni si sono registrati in tutto il territorio Provinciale, nel Feltrino a Rocca Pietore, a Pescul, in Comelico e a  Santo Stefano di Cadore, a Valle di Cadore, a Dosoledo e a Gosaldo.

In diversi acquedotti l’acqua potabile non è più garantita e anche nel capoluogo, data la torbidità dell’acqua, è sconsigliato il consumo a fini alimentari.

A causa delle forti piogge e dei conseguenti danni, la tratta ferroviaria Belluno – Conegliano, interrotta mercoledì pomeriggio, risulta ancora chiusa, provocando così l’ennesima interruzione del servizio pubblico.

Numerosi disagi sulle sedi stradali hanno provocato la chiusura forzata delle vie di comunicazione, lasciando isolate intere comunità.

Restano tutt’ora chiuse anche le provinciali “della Valle del Mis”, “di Sauris”, “della Val Sesis” e “del passo Fedaia”.

A seguito della frana a Nove, dal pomeriggio di mercoledì fino a giovedì mattina è stata chiuso il tratto della 51 di Alemagna compreso tra Vittorio Veneto e il Fadalto.

È’ stata chiusa al transito la statale 52 Carnica tra la galleria del Comelico e Santo Stefano di Cadore per la caduta di una frana che ha interessato il versante sopra la statale.  La messa in sicurezza della montagna e il drammatico problema del suo spopolamento  dipendono anche dalle difficoltà legate alla mobilità. In un territorio come il Comelico, risulta Indispensabile la galleria di Coltrondo.

 

PER SAPERE COSA I MINISTERI INTERESSATI:

come il governo intenda provvedere ad un immediato stanziamento di risorse, al fine di garantire una costante sicurezza per le popolazioni che abitano il territorio bellunese.

quali risorse intendano destinare a questi territori in considerazione dei danni subiti, al fine di ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza del sistema delle infrastrutture provinciali;

come intendono affrontare il tema degli investimenti in infrastrutture nei territori di montagna come quelli della Provincia di Belluno, investimenti necessari per prevenire situazioni di crisi come quelle vissute nell’ultima settimana e che consentano di pianificare un possibile sviluppo di tali territori oggi in grande difficoltà economica;

come intendano stimolare la Regione Veneto perché la Provincia di Belluno venga messa al Centro del Piano regionale contro il dissesto idrogeologico.

DE MENECH

 

Maltempo – Interrogazione DE MENECH _ 07.11.2014

 


Belluno, 07.11.2014