I lavori di adeguamento dell’incrocio tra la strada comunale Vich-Lizzona e la statale 51 di Alemagna sono oggi cantierabili. Il complesso iter per reperire i fondi necessari, espropriare i terreni, ottenere le autorizzazioni da parte delle Ferrovie dello Stato e progettare l’opera secondo i più recenti standard ambientali e di sicurezza si è concluso. La sistemazione dell’incrocio permetterà di risolvere un annoso problema di sicurezza stradale che si trascina da quasi venti anni. I lavori costituiscono inoltre una boccata di ossigeno per il sistema produttivo comunale.

Durante il mio mandato di sindaco di Ponte nelle Alpi dal 2009 al 2013, abbiamo riscontrato difficoltà e ostacoli che hanno rallentato la realizzazione del nuovo incrocio.
L’opera rientra tra i lavori compensativi previsti per la costruzione della A27. Tuttavia, il contributo della società Autostrade, pari a 284 mila euro, si rivelò subito molto al di sotto delle reali esigenze. Bisognerà attendere il 2008 e l’impegno di tutta la giunta, con il sindaco De Pasqual in testa, perché il Comune riesca a recuperare i 250 mila euro mancanti. Il contributo arriva attraverso una convenzione con la Buzzi Unicem legata all’ampiamento della cava di Vich.
Un ricorso alla Soprintendenza ai beni ambientali bloccò il contributo della Buzzi fino ad agosto 2012 quando, anche grazie ai 25 mila euro messi dal Comune di Ponte, fu possibile avviare la progettazione dell’incrocio.

Sottolineo che nel frattempo la convenzione con la società Autostrade era diventata inefficace e dovemmo procedere a farne una nuova con il nuovo concessionario Autostrade per l’Italia Spa. Gli ostacoli però non erano terminati e subito dopo si presentarono sotto forma di espropri e autorizzazioni. Con un lavoro certosino di relazioni e incontri riuscimmo a finalizzare tutti gli espropri e a ottenere le autorizzazioni da parte del Gruppo Ferrovie dello Stato.

Da sindaco, ho poi voluto approfondire le caratteristiche idrauliche dell'opera, per evitare che il progetto si rilevasse peggiorativo rispetto alla gestione attuale delle portate del torrente Lizzona. Qualcuno potrà obiettare per il nostro eccesso di scrupolo, ma credo che progettare opere efficienti anche sotto il profilo della sicurezza idraulica, sia un segno di lungimiranza.

Oggi l’intero iter è stato completato e la sistemazione dell’incrocio è ormai cantierabile.

 


Ponte nelle Alpi, 25.11.2014