Stanziate nel 2016 anche le risorse per la parte alta

 

Il Comitato paritetico per la gestione del Fondo Comuni Confinanti ha stanziato già da luglio 2016 oltre 400 mila euro per contribuire alla progettazione dell’anello delle Dolomiti.

Oggi finalmente molti soggetti non solo politici, si sono convinti della bontà del progetto, in particolare della necessità di collegare Belluno con Trento attraverso la nuova linea da Feltre a Primolano. Per il Bellunese si tratta di un progetto strategico a cui lavoriamo da tempo. Per questo il Comitato paritetico lo ha inserito nella programmazione ancora lo scorso anno.

Il Comitato ha stanziato 200 mila euro come contributo alla progettazione della linea Feltre – Primolano e altrettanti per lo studio di fattibilità della tratta da Calalzo a Dobbiaco. I fondi, tuttavia, sono fermi da nove mesi, poiché la Regione Veneto non ha ancora firmato l’accordo con le Province autonome di Bolzano e Trento e con la Provincia di Belluno.

Qualche giorno fa ho di nuovo parlato con il presidente trentino Ugo Rossi. La Provincia di Trento sta lavorando al progetto, ma non potrà concluderlo in mancanza della convenzione con il Veneto.

La situazione è identica per la tratta nord dell’anello, che dovrà collegare l’attuale capolinea di Calalzo con la Val Pusteria. La Provincia di Bolzano da mesi è in attesa del via libera Veneto per avviare gli studi.

La Feltre – Primolano è importante non solo in chiave turistica. Come ha ricordato il presidente trentino, Rossi, è una linea a supporto del potenziamento dell’asse del Brennero, velocizzerebbe molto i collegamenti tra Belluno, Feltre e Trento e consentirebbe di rivedere anche il sistema universitario. Con una ferrovia funzionante e rapida, il polo attuale di Trento potrebbe avere interesse a estendersi nel Bellunese.

 


Belluno, 16 Marzo 2017