È in via di perfezionamento il Dpcm che autorizza lo sblocco del patto di stabilità ai comuni che hanno chiesto il “permesso” di sforare per finanziare, con risorse proprie, interventi di edilizia scolastica.

La lista allegata al Dpcm è pronta e include 389 enti locali che hanno fatto richiesta di poter avviare o proseguire i lavori di edilizia scolastica in deroga al patto, utilizzando risorse proprie.

Il Governo ha dato il via libera allo “Sblocca Italia” e, oltre tante altre novità, dal 1° luglio 2014 ripartono i cantieri di edilizia scolastica rimasti fermi per molto tempo a cause delle solite lungaggine burocratiche e per mancanza di soldi.

Per l’edilizia scolastica il Governo stanzierà più di un miliardo di euro. La cifra è importante e servirà per abbellire e mettere in sicurezza più di 21.000 edifici scolastici sparsi in tutta la penisola. In tutto si tratta di 4 milioni di studenti coinvolti.

Tra le tipologie di intervento previste ci sono principalmente operazioni di abbellimento, messa in sicurezza e costruzione ex novo. I primi interventi riguarderanno quasi 18.000 istituti per un costo di circa 450 milioni di euro, con ripristino funzionale e interventi di piccola manutenzione. Altri 3.000 istituti invece verranno messi in sicurezza, con rimozioni dell’amianto e delle barriere architettoniche, per un costo di 400 milioni di euro. Partiranno cantieri per la costruzione di 389 nuove scuole, per un costo complessivo di 244 milioni di euro.

Saranno destinati 450 milioni – recuperati in buona parte dal Fondo per lo Sviluppo e la coesione – a lavori di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale (17.959 i plessi scolastici coinvolti); in sostanza si tratta di tinteggiature, ripristino funzionale di impianti idraulici ed elettrici, sistemazione di aree verdi, serramenti e vetri rotti. Operazioni possibili grazie anche al Piano di reimpiego degli ex lavoratori socialmente utili che oggi si occupano delle pulizie.
Un’altra fetta di risorse, 400 milioni, saranno impiegati per interventi di manutenzione straordinaria più rilevante che consentiranno di mettere in sicurezza 2921 scuole (rimuovendo anche amianto e barriere architettoniche).
Altri 244 milioni (relativi agli anni 2014-2015), con lo sblocco del Patto di stabilità – sancito dal Dpcm ora firmato dal premier Renzi -, consentiranno di aprire immediatamente cantieri: 389 le scuole coinvolte. Si tratta di una prima tranche perché con la Legge di stabilità si potranno ricomprendere nell’operazione anche quei Comuni (e quindi un altro pacchetto di scuole) che chiedono lo sblocco del Patto di stabilità dal 2015.

La nuova Anagrafe dell’edilizia scolastica consentirà inoltre  di programmare le risorse previste dal fondo sviluppo e coesione 2014-20, riguardante gli interventi futuri.

 

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