La linea del Pd sulle regionali

 

Condividere la discontinuità. E’ quanto offre il Partito democratico del Veneto a tutti i soggetti politici che vogliono liberarsi del centralismo regionale. Anche a Belluno e nel suo territorio.

Faccio due esempi, vogliamo discontinuità con una giunta regionale che ha fatto i salti mortali pur di evitare che Belluno fosse rappresentata nel Comitato paritetico per la gestione dei fondi per i Comuni di confine, ma ne è uscita sconfitta perché il governo centrale ha tenuto il punto; discontinuità con la Regione che ostacola la cessione di competenze e risorse alla Provincia di Belluno, se pur previste da una legge votata all’unanimità dal consiglio regionale.

Il Pd è pronto a dialogare con ogni soggetto disponibile a condividere la visione di un Veneto capace di valorizzare le differenze e le autonomie territoriali.

Siamo per un’autonomia fattuale. Oltre a non migliorare la vita dei cittadini, piantare bandierine non è il nostro mestiere.

Questo ragionamento vale per tutti i partiti del Veneto e, in provincia di Belluno, anche per il Bard.

Negli ultimi mesi il movimento si è tramutato in soggetto politico e ora deve decidere quale forza di governo può rappresentare al meglio le istanze dei bellunesi. Nel contesto attuale, giova ricordare che l’unico partito capace di produrre risultati concreti – in parlamento con la riforma Delrio e in consiglio regionale con la legge sull’autonomia della provincia di Belluno – continua a essere il Partito democratico.

 


Belluno, 19 Novembre 2014