Finalmente diamo priorità alla sicurezza del territorio

Cinquanta miliardi di euro per mettere in sicurezza l’Italia. La legge di bilancio del governo Renzi mette una media di tre miliardi di euro l’anno fino al 2032 per finanziare gli interventi di difesa del suolo e i lavori per arrestare il dissesto idrogeologico. 

E’ di fatto un grande piano nazionale di risanamento. Per circa quindici anni non sono stati fatti investimenti e i nostri territori ne hanno risentito in termini di degrado e abbandono e noi nel Veneto lo sappiamo bene. Ora il governo ha invertito nettamente la rotta. Se la sicurezza è una priorità, come tale va trattata e infatti ci mettiamo i soldi: resto a disposizione dei sindaci e della Regione per aiutarli a elaborare l’elenco degli interventi prioritari.

Difesa del suolo, dissesto idrogeologico, interventi alla rete idrica, opere di depurazione e fognatura, bonifica di siti inquinati sono inoltre considerati come priorità nell’assegnazione di spazi di finanza agli enti locali (sblocco del patto di stabilità).

Il governo ha previsto nella legge di bilancio la creazione di un fondo la cui dotazione ammonta a 1.900 milioni di euro per l’anno 2017, 3.150 milioni per l’anno 2018, 3.500 milioni per l’anno 2019 e 3.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032 (art. 1, comma 140). 

Già nel 2014, l’unità di missione sul dissesto idrogeologico istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, aveva provveduto a rimettere in moto i quasi due miliardi di euro mai spesi dalle Regioni e dagli enti locali nel periodo 1998-2014. Solo in Veneto si trattava di 136 milioni di euro, spesso fermi per intoppi di carattere burocratico e amministrativo.

Ci sono infine due norme molto importanti per gli enti locali e per i privati. La legge istituisce un Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile destinato al rinnovo del parco autobus dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale; poi è stata prorogata a tutto il 2017 la detrazione del 65 per cento per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici, i cosiddetti ecobonus. Gli interventi che interessino l’involucro dell’edificio e quelli finalizzati a migliorare la prestazione energetica beneficiano di una maggiorazione.

 


 

Padova, 26 Novembre 2016