Atto Camera
Ordine del Giorno 9/00003-A/004

presentato da DE MENECH Roger | 9/3-A/4. De Menech.

testo di Martedì 11 marzo 2014, seduta n. 187

La Camera,
premesso che:
l’articolo 6 della Costituzione italiana, prevede che «la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche»;
dopo 51 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, è stata approvata la legge 15 dicembre 1999, n. 482, che ha previsto norme a tutela delle minoranze linguistiche, riconoscendo in particolare, tra le lingue oggetto di tutela, anche il ladino;
attualmente, in virtù della sopracitata legge n. 482 del 1999, nella Regione Veneto sono riconosciute le minoranze linguistiche storiche dei ladini, dei friulani e dei germanofoni nel numero di 60 Comuni;
nella provincia di Belluno, in particolare, sono riconosciuti ben 39 comuni ladini (Agordo, Alleghe, Auronzo di Cadore, Borca di Cadore, Calalzo di Cadore, Canale d’Agordo, Cencenighe Agordino, Cibiana di Cadore, Colle S. Lucia, Comelico Superiore, Cortina d’Ampezzo, Danta di Cadore, Domegge di Cadore, Falcade, Forno di Zoldo, Gosaldo, La Valle Agordina, Livinallongo del Col di Lana, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Ospitale di Cadore, Perarolo di Cadore, Pieve di Cadore, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, San Nicolò di Comelico, San Pietro di Cadore, S. Tomaso Agordino, San Vito di Cadore, S. Stefano di Cadore, Selva di Cadore, Taibon Agordino, Vallada Agordina, Valle di Cadore, Vigo di Cadore, Vodo di Cadore, Voltago Agordino, Zoldo Alto, Zoppè di Cadore) e 3 comuni germanofoni (Sappada, Farra d’Alpago e Tambre);
la riforma della legge elettorale all’esame della Camera comporterà la ridefinizione dei collegi elettorali, e sembrerebbe che alle minoranze linguistiche del territorio bellunese non sia stata garantita nessuna rappresentanza parlamentare;
la perdurante mancanza di politiche per la montagna – soprattutto nel caso della montagna più decentrata, in quota e con significativa presenza di minoranze linguistiche – ha prodotto un crescente malcontento per il peggioramento delle condizioni sociali, economiche, e demografiche delle comunità residenti;
tutto ciò ha favorito il proliferare di referendum che chiedono il distacco o l’aggregazione di molti comuni di confine dalla regione Veneto alle province autonome di Trento-Bolzano-Sudtirol o alla regione autonoma Friuli Venezia Giulia;
nel 2011, il crescente stato di disagio del territorio montano bellunese, ha portato a tentare il referendum per il distacco/aggregazione dell’intera provincia di Belluno dalla regione Veneto alla regione Trentino Alto Adige/Sudtirol, supportato da quasi 19000 firme di cittadini richiedenti,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di considerare, all’interno della composizione dei collegi plurinominali, una strutturazione dei collegi, nel rispetto dei principi e criteri direttivi contenuti nella disposizione di delega legislativa, che tuteli le minoranze linguistiche del bellunese e a valutare l’opportunità di prevedere che il collegio della provincia di Belluno sia formato esclusivamente dal territorio della provincia stessa.

link Odg Camera dei Deputati


 

 

Atto Camera
Ordine del Giorno 9/00003-A/021

presentato da BORGHI Enrico | 9/3-A/21. Borghi, De Menech

testo di Martedì 11 marzo 2014, seduta n. 187

La Camera,
premesso che:
alla lettera b) dell’articolo 1 bis si prevede espressamente, in sede di delega al Governo del decreto legislativo per la determinazione dei collegi plurinominali, la garanzia della coerenza del bacino territoriale di ciascun collegio e, di norma, della sua omogeneità economico-sociale e delle caratteristiche storico-culturali e di continuità del territorio di ciascun collegio;
i territori provinciali del Verbano Cusio Ossola, di Sondrio e di Belluno risultano essere gli unici in tutto il territorio nazionale che per loro peculiarità non possono essere aggregati con altri territori con termini in quanto totalmente confinanti (fatte salve le loro propaggini meridionali) con paesi esteri e con regioni a statuto speciale;
al fine di salvaguardare l’omogeneità economico-sociale e le caratteristiche storico-culturali di tali territori occorre evitare che vengano aggregati all’interno di collegi plurinominali particolarmente estesi in termini di popolazione;
in ragione delle peculiarità di tali omogeneità e caratteristiche ai territori della Valle d’Aosta, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia sono stati attribuiti particolari forme di rappresentanza tali da non ledere le loro prerogative costituzionali nonché le loro caratteristiche territoriali;
le caratteristiche dei territori del VCO, di Sondrio e di Belluno abbiano numerosi punti di analogia e di similitudine con tali territori,

impegna il Governo

in sede di attuazione della delega per la determinazione dei collegi plurinominali a salvaguardare le caratteristiche dei territori provinciali del Verbano Cusio Ossola, di Sondrio e di Belluno in forza sia della loro specificità montana che delle caratteristiche di omogeneità economico-sociale e delle caratteristiche storico-culturali.

link Odg Camera dei Deputati

 


il mio intervento alla Camera in materia di MINORANZE LINGUISTICHE