Autonomia dei territori. No a nuovo centralismo regionale

 

La visita del ministro Francesco Boccia e la riunione della Conferenza Stato-Regioni per la prima volta da Venezia è un importante segnale di attenzione al Veneto e ai suoi cittadine da parte del governo. Il ministro , autonomista autentico, è determinato a raggiungere il traguardo dell’attuazione del Titolo V della Costituzione.

Boccia conferma l’impianto della legge quadro di autonomia dei territori sgombrando il campo dai temuti spostamenti di mero potere e di centralismo regionale, nella nostra regione purtroppo sono un pericolo reale.

Quella disegnata dal governo, con la compartecipazione di tante regioni italiane, è un’autonomia concreta, capace di valorizzare i cittadini e i territori. Sarebbe dannoso oltre che anacronistico, del resto, pensare di sostituire il centralismo statale con quello regionale. La Regione Veneto prenda dunque spunto da questa impostazione per avviare un’azione inclusiva dei territori con l’obiettivo di definire la distribuzione delle deleghe e delle competenze alle Province e alla Città metropolitana di Venezia sulla base delle singole specificità. Sarebbe un primo atto concreto di coesione territoriale utile a costruire il disegno del Veneto per i prossimi 20-30 anni. Sono certo che nessuno farà mancare il proprio supporto e il proprio contributo.

 


Venezia, 9 luglio 2020