Uno stimolo al ministro Giannini e al governo per risolvere le criticità dell’Ufficio scolastico provinciale di Belluno. E’ con questo spirito che ho depositato un’interrogazione al ministro dell'Istruzione. L’interrogazione è stata firmata anche dalla deputata Simona Malpezzi, relatrice alla Camera del ddl “Buona Scuola”.

La scuola italiana ha beneficiato della stabilizzazione del corpo docente e di ingenti investimenti per l’edilizia scolastica. Rimane tuttavia da risolvere la carenza di personale amministrativo negli uffici territoriali.

Carenze di personale si registrano un po’ ovunque in Italia, ma a Belluno la situazione è particolarmente pesante perché negli ultimi cinque anni l’organico è stato dimezzato a causa del blocco delle assunzioni deciso dal governo Monti. Dei 29 lavoratori previsti sono solo 13 i dipendenti diretti del Miur, mentre altre 16 persone operano in distacco dal comparto scuola. Nei prossimi mesi sono previsti tre che a inizio dicembre rimarranno solo in dieci.

Da settembre anche la dotazione dei 16 lavoratori distaccati dalla scuola verrà meno: quattro lavoratori torneranno nelle scuole. La disponibilità del personale distaccato appare in ogni caso sempre incerta e legata a decisioni dell’ultimo momento che impediscono una programmazione efficace del lavoro.

Il numero e la mole degli impegni – tra cui il concorso docenti – appesantiscono il lavoro degli addetti; l’avvio del prossimo anno scolastico si presenta difficile anche per la carenza di Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi, molti dei quali sono chiamati a reggere anche un’altra istituzione scolastica oltre a quella di titolarità.

Senza un intervento tempestivo sugli organici, c'è la concreta possibilità che l'ufficio non sia in grado di far fronte agli adempimenti minimi, essenziali e necessari, compromettendo l'avvio dell'anno scolastico 2016-2017.

La nomina di Michela Possamai a dirigente scolastico dedicato solo alla provincia di Belluno rientra nello schema di applicazione della riforma Delrio, con cui viene riconosciuta la specificità dei territori montani. Il ministero lo scorso anno ha aumentato il numero di dirigenti per la regione Veneto, chiedendo nello specifico la dislocazione di uno di loro solo nel Bellunese.

Per la prima volta, dopo più di dieci anni di nomine a scavalco e reggenze, lo scorso anno è stato scelto un dirigente che si occupasse solo del Bellunese. Ora però cresce la preoccupazione che non venga garantita ai 25 mila alunni bellunesi una scuola efficiente e di qualità.

Abbiamo chiesto dunque al ministro Giannini e al governo di affrontare questa grave situazione di sofferenza degli Uffici Scolastici Territoriali, in particolare di quello bellunese.

 


Belluno, 20 Luglio 2016