Salvini non risponde alle interrogazioni. Ho chiesto un intervento normativo per rimediare ai problemi del decreto sicurezza.
Ho sollecitato il Ministro dell’Interno Salvini a prendere misure urgenti per risolvere il problema delle auto immatricolate nell’Unione europea da lavoratori italiani sorto dopo la conversione in legge, a dicembre del decreto che impone ai residenti italiani da oltre 60 giorni di guidare auto immatricolate in Italia.
In base alla nuova normativa i veicoli con targa Tedesca, o comunque targa non italiana, guidati da persona residente in Italia debbono essere reimmatricolati con targa italiana.
In provincia di Belluno molti residenti sono impegnati in attività lavorative nella vicina Germania e comunque in molti paesi dell’Unione europea e anche extra UE. Questi lavoratori spesso hanno autovetture immatricolate nei paesi in cui esercitano l’attività lavorativa.
Da qui nasce il contenzioso per le numerose contravvenzioni fatte dagli organi di polizia nei confronti dei lavoratori, in particolare quelli stagionali che trascorrono periodi di ferie in Italia, dove hanno la residenza, mantenendo il domicilio nella sede di lavoro. Una criticità rilevante per un territorio di frontiera come Belluno e mai affrontata dalla normativa introdotta mediante decretazione d’urgenza.
Ho chiesto un intervento immediato per porre rimedio all’evidente vulnus giuridico presente nella nuova disciplina sulla circolazione dei veicoli con targa straniera sul territorio nazionale e tenere nella dovuta considerazione la specificità della provincia di Belluno e dei cittadini residenti onde evitare disagi e complicazioni burocratiche. Il problema è già stata evidenziato al ministero con una interrogazione presentata il 27 dicembre 2018. Un’interrogazione a cui Salvini non ha finora trovato il tempo di rispondere.
Belluno, 19 febbraio 2019