La mia richiesta al ministro per attuare leggi esistenti

 

Il governo faccia prima possibile i provvedimenti necessari per attuare una serie di leggi a favore della montagna pronte dalla passata legislatura. L'ho chiesto al ministro degli affari regionali Erika Stefani, in occasione degli Stati Generali della Montagna riuniti martedì 16 ottobre a Roma. Dal collegato ambientale alla legge sui piccoli comuni, dalle leggi sulle professioni di montagna alla fiscalità di vantaggio, sono moltissimi i file che il governo sta lasciando dormienti. Senza contare i più importanti, ovvero quelli sui fondi perequativi: Fondo Comuni confinanti, Fondo Letta, Aree interne (per la provincia di Belluno sono coinvolti il Comelico e l’Agordino con progetti specifici).

Solo quelli citati hanno un valore di alcune centinaia di milioni di euro per i prossimi cinque anni; sono preoccupato per l’arresto della catena decisionale e del conseguente rallentamento nell’attuazione dei progetti. Non vorrei ci trovassimo tra un anno a dover rifare il tutto il lavoro già fatto nel 2014, quando ci siamo trovati con progetti fermi, amministrazioni che litigavano e centinaia di milioni non utilizzati.

Uno stimolo al ministro è arrivato anche dalla richiesta di approvazione delle norme per la sicurezza nella pratica degli sport invernali, la sicurezza del volo dei mezzi di soccorso, provvedimento molto atteso dal personale del Soccorso Alpino e la regolamentazione delle professioni di montagna.

C’è molto lavoro da fare, il mio pungolo all’esecutivo è perché non si perda ulteriore tempo.

 


Roma, 16 Ottobre 2018