SPORT INVERNALI: Casco, defibrillatore e accesso ai disabili

 

La legge delega in materia di ordinamento sportivo in approvazione oggi alla Camera recepisce alcuni contenuti del progetto di legge sulla sicurezza degli sport invernali, che ho presentato il 23 marzo 2018. Quel progetto era emerso dai lavori del tavolo istituito nella legislatura precedente al ministero dello Sport con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, la FISI, le associazioni che tutelano gli interessi dello sport e quelle che si occupano degli impianti di risalita e del turismo.

L’obbligo di indossare il casco viene esteso per i minori di 14 anni a chi pratica snowboard, sci alpino e in tutte le aree sciabili, compreso il fuoripista; i gestori delle piste dovranno creare delle apposite aree di sosta, ben delimitate e segnalate e dovranno dotarsi di defibrillatori con personale preparato a utilizzarli in caso di necessità.

Il Parlamento ha inoltre approvato un mio emendamento per favorire l’accesso e la diffusione della pratica sportiva alle persone con disabilità.

Avremmo voluto che quei contenuti fossero presi in toto perché si trattava di un progetto organico sugli sport invernali, non è stato possibile, comunque ci auguriamo che il progetto di legge elaborato con tutti i portatori di interesse venga utilizzato per la redazione dei decreti attuativi.

La proposta puntava a rinnovare la normativa a favore di una sempre maggiore competitività del ‘sistema neve’ italiano e di una chiara definizione dei profili di responsabilità dei gestori e degli utilizzatori delle piste, con attenzione alla sostenibilità e al contenimento degli oneri; princìpi ribaditi e sostenuti nella Carta di Cortina, sulla sostenibilità degli sport invernali, firmata nel 2016.

A dieci anni dall’iscrizione delle Dolomiti nel patrimonio Unesco e a pochi giorni dall’assegnazione delle Olimpiadi invernali all’Italia, vanno riconosciute la valenza dei territori montani e di tutte le aree sciabili in termini di coesione sociale, economica, territoriale e di sviluppo del turismo. Gli sport invernali sono elementi straordinari per ridare speranza a territori spesso considerati marginali. Zone afflitte dallo spopolamento che hanno bisogno di opportunità perché le genti della montagna possano continuare a vivere e lavorare in quei posti magnifici.

Il provvedimento nel complesso priva il mondo dello sport della sua indipendenza e di risorse fondamentali non ci soddisfa e per questo abbiamo votato contro. Mentre abbiamo votato a favore dell’articolo che regola la sicurezza degli sport invernali.

 

 


Roma, 27 Giugno 2019