«Stiamo lavorando perché in uno dei prossimi provvedimenti il governo rifinanzi lo Sport Bonus, lo strumento per l’edilizia sportiva previsto dalla legge 160 del 2019». Lo afferma il deputato veneto Roger De Menech soddisfatto dalle previsioni del decreto Sostegni Bis per il settore sport, ma convinto che gli impianti sportivi abbiano necessità di «essere adeguati alle esigenze attuali. In particolare nelle zone a bassa incidenza demografica servono impianti polivalenti che possano essere utilizzati per diverse discipline e per un numero di ore settimanali decisamente più alto rispetto a quelli delle città. Non servono mega impianti né investimenti faraonici, ma un costante impegno per la manutenzione e l’adeguamento normativo delle strutture esistenti ed eventualmente interventi mirati dove c’è assoluta necessità».

Con alcuni esponenti del governo, in particolare con la sottosegretaria Vezzali il confronto «su questo punto è aperto, franco e c’è unità di vedute. Ci sarà da risolvere il nodo delle coperture economiche, della quantità di risorse da allocare e del periodo di tempo, presumibilmente alcuni anni, su cui spalmare l’investimento. Penso comunque che siamo sulla buona strada e riusciremo a trovare un punto di incontro tra Parlamento e Governo», conclude De Menech.

Con l'approvazione del Decreto Legge 'Sostegni Bis' da parte del Consiglio dei Ministri, sono circa 700 i milioni di euro destinati allo sport. Ai 50 milioni previsti dal decreto Sostegni trasformato in legge dalla Camera, si aggiungono le misure previste dal secondo provvedimento: 180 milioni di euro per incrementare la dotazione del ‘Fondo Unico per il sostegno delle associazioni sportive e società sportive dilettantistiche’ destinate all'erogazione di contributi a fondo perduto per le Asd e Ssd; 90 milioni di euro in credito d'imposta per le spese sostenute per investimenti in campagne pubblicitarie, incluse le sponsorizzazioni, durante l'anno di imposta 2021, in favore di leghe e società sportive professionistiche e di società e associazioni sportive dilettantistiche; 56 milioni di euro per contributi a fondo perduto utili a ristorare delle spese sanitarie sostenute dalle società professionistiche e dilettantistiche; incremento di 43 milioni di euro dei fondi destinati all'Istituto per il Credito Sportivo.

Grazie alla collaborazione del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, è stata risolta l'annosa vicenda legata alle incongruenze INPS che permetterà ad 11.500 collaboratori sportivi di ricevere i contributi spettanti e bloccati da diversi mesi. Il Governo ha infatti approvato l'erogazione, attraverso la società Sport e Salute Spa di 220 milioni di euro che saranno destinati alle indennità per i collaboratori sportivi, confermando le quote di contributo per fasce di reddito. Ai collaboratori che nel 2019 hanno dichiarato allo Stato un reddito derivante dal rapporto di collaborazione con le realtà sportive superiore a 10 mila euro, sarà confermata la quota di 1.200 euro mensile; coloro i quali hanno dichiarato un reddito tra i 4 e i 10 mila euro, la somma sarà di 800 euro mensili, mentre chi ha dichiarato un reddito derivante dalle collaborazioni sportive inferiori ai 4 mila euro annui, il bonus sarà di 400 euro mensile. A ciò, si aggiungono poi oltre 50 milioni di euro previsti dal ‘Fondo rilancio del sistema sportivo nazionale’.

 


Roma, 22 maggio 2021