Lettera al presidente della Regione Veneto

 

Le preoccupazioni per il futuro della sanità provinciale sono entrate nella lettera che ho inviato al presidente della Regione Veneto. 

Con spirito di collaborazione e aperto alle soluzioni più efficaci, come sempre, ho voluto rappresentare il crescente disagio di amministratori, operatori sanitari, sindacati e cittadini, di fronte a scelte di cui non si capisce la ragione. La privatizzazione del pronto soccorso di Auronzo, la chiusura dell’Istituto Pio XII a Misurina, il mancato rinnovo della convenzione per le visite e gli esami del personale Luxottica, l’ambulanza in Comelico che resta a carico dello Stato e non del servizio sanitario regionale sono esempi spaesanti per le persone. Il territorio nel suo insieme credo abbia il diritto di sapere se potrà contare su un modello di sanità pubblica o se invece saranno i privati a gestire non solo gli ospedali e i reparti, ma anche le cartelle cliniche, i dati sensibili e l’accesso alle strutture.

Posto che ciascun modello comporta vantaggi e svantaggi, i cittadini hanno non solo il diritto di conoscere da chi e come sarà tutelata la loro salute, ma anche di scegliere consapevolmente il modello di riferimento. Per questo ho invitato il presidente della Regione a fare chiarezza e ha condividere prima possibile con la massima trasparenza tutte le informazioni che consentano a tutti noi di sapere se nei prossimi anni avremo ancora un sistema sanitario regionale pubblico o se invece verrà smantellato a favore di una sanità privata.

 


Belluno, 3 Ottobre 2019