Credo che una delle prime cose da mettere in agenda del nuovo Consiglio regionale sia una riforma accurata dell’attuale legge elettorale.
A due settimane dal voto interviengo per sottolineare le incongruità del sistema elettorale veneto:
Questa legge non garantisce una buona rappresentazione del corpo elettorale. Nel collegio di Belluno, per esempio, il Pd ha preso 14.785 voti, pari al 20,27 per cento. Siamo la seconda forza politica provinciale, poco dietro la lista Zaia.
I nostri candidati prendono nel complesso 6.886 preferenze, eppure non eleggiamo nessun consigliere. In compenso viene eletto chi prende 9 volte meno delle preferenze raccolte dal nostro primo candidato.
Resta inteso che chi è stato eletto è pienamente legittimato in base al sistema vigente però, alla luce di questi dati, credo sia urgente fare una riflessione su come sia stata emendata a gennaio e rimettere mano alla legge.
A scanso di equivoci, preferirei fosse fatto a inizio legislatura, giusto per evitare storture e strumentalizzazioni che possono insorgere quando si modifica una legge elettorale a ridosso delle urne.
Padova, 16 Giugno 2015