Alessia Rotta: «Si accorcia la distanza tra cittadini e politica»
Il ringraziamento ai circoli e ai volontari. Dalla regione 15 mila firme
E’ fatta, quasi seicentomila cittadini hanno firmato la richiesta di referendum costituzionale. In meno di sessanta giorni il Partito democratico e i Comitati del Sì sono riusciti a mobilitare una fetta consistente di opinione pubblica e a superare agevolmente l’obiettivo minimo delle 500 mila firme. Nel gruppo di lavoro che ha portato al successo della campagna referendaria c’è una donna veneta, Alessia Rotta, deputata veronese alla guida della comunicazione del Pd nazionale.
«E’ un bellissimo segnale per il Paese» commenta Rotta di ritorno dalla Corte di Cassazione dove ha appena consegnato le firme degli italiani che chiedono le riforme. «Tante persone hanno dimostrato interesse a discutere di una riforma in grado di rendere più moderno e più efficace il nostro sistema istituzionale e a dare all’Italia una democrazia finalmente compiuta e funzionante. Si è capito che la riforma della Costituzione accorcia la distanza tra cittadini e politica».
Alla vigilia della campagna, erano molti gli scettici sulle reali possibilità di raccogliere 500 mila firme in cinquanta giorni. «Siamo partiti il 21 maggio», ricorda Rotta, «e per diversi giorni abbiamo faticato a far passare il nostro messaggio. C’è stato un fuoco di sbarramento mediatico da parte dei conservatori e di chi l’Italia la vuole riformare solo a chiacchiere, ma il Partito democratico una volta di più ha dimostrato di essere un corpo vivo, una comunità di donne e uomini, capace di ritrovarsi unita sulle questioni più importanti che interessano il Paese, lavorando pancia a terra e dimostrando una generosità e una passione civica che non ha uguali in nessun’altra comunità politica».
Anche in Veneto, dopo avvio timido, i circoli e i volontari hanno cominciato a macinare chilometri, incontrando le persone, spiegando la riforma nei dettagli in centinaia di riunioni e raccogliendo migliaia di firme. Alla fine il conto si è fermato poco sopra quota 15 mila.
Un risultato molto buono. Per questo posso solo ringraziare i nostri circoli, i volontari, i nostri amministratori, i consiglieri comunali, così come i sostenitori del Sì, che hanno reso possibile questo risultato sacrificando il loro tempo libero, dedicandosi ai banchetti e alla certificazione delle firme.
Adesso comincia la partita più importante, dicono Rotta e De Menech, quella per la vittoria del Sì. «L’energia e la volontà che abbiamo dimostrato in questi giorni è il carburante più importante per un cammino che sarà sì difficile e appassionante. Tutti insieme, la nostra comunità, i cittadini, le associazioni, i corpi sociali, saremo protagonisti del più grande cambiamento che il nostro Paese ricordi dalla fine della Seconda guerra mondiale. Per ridare speranza e futuro all’Italia, Basta un Sì».
Padova, 14 Luglio 2016