Favorevoli allo sblocco degli avanzi di amministrazione ma senza prendere i soldi dai progetti di riqualificazione delle città

 

Le risorse per la riqualificazione delle periferie dei capoluoghi di provincia italiani sono a rischio. Il governo ha sottratto 140 milioni dal fondo istituito dal precedente governo per i progetti delle città. La mia denuncia arriva dopo che ieri il governo Di Maio Salvini in fretta e furia è dovuto correre ai ripari per dare seguito alla sentenza della Corte costituzionale numero 247 del 2017 relativo allo sblocco degli avanzi di amministrazione di Comuni, Province e Città metropolitane. L’emendamento del governo ottempera alla sentenza e consente ai comuni di utilizzare gli avanzi di amministrazione nel limite di 140 milioni di euro nel 2018.

Da anni diciamo che le risorse economiche ferme nelle casse degli enti locali devono essere rimesse in circolo. Non a caso i governi del Pd sono stati i primi a sbloccare gli avanzi di amministrazione, ma lo abbiamo fatto senza trucchi. Invece, le risorse a copertura della sentenza della Corte Di Maio e Salvini le sottraggono alle periferie e rappresentano solo il 15% di quelle messe dal governo Pd sul 2018. Con la legge di bilancio del 2016, il governo del Pd aveva sbloccato per gli enti locali avanzi di amministrazione pari a 900 milioni l’anno per il 2018 e il 2019 e 700 milioni di euro l’anno per il periodo 2020-2023.

Un po’ di trasparenza non guasterebbe. Non capisco perché il governo non ammetta semplicemente che le risorse liberate sono a) un atto dovuto da una sentenza della Corte costituzionale e b) una partita di giro e non fondi in più. Inoltre in molti siamo convinti della necessità di sbloccare i fondi degli avanzi di amministrazione degli enti locali, tanto è vero che lo avevamo già fatto per somme pari a 4,6 miliardi. Ma prevedere la copertura dal fondo periferie significa bloccare centinaia di progetti già partiti in tutto il Paese. Temo che questo giochetto si ripeta anche quando dovranno fare la legge di bilancio.

Il fondo periferie fu istituito nel maggio del 2016 con una dotazione di 500 milioni di euro a cui potevano accedere tutti i capoluoghi di provincia con progetti di riqualificazione per un importo complessivo di 18 milioni di euro ciascuno e tutte le città metropolitane fino a un importo massimo complessivo di 40 milioni di euro.


Roma, 07 Agosto 2018