Ho presentato un’interrogazione per chiedere al governo di concedere lo stato di emergenza e di intervenire in tempi brevi e con modalità certe al fine di poter provvedere ai risarcimenti.

Nell’interrogazione ho ricostruito i principali fatti accaduti nella mattinata del 12 giugno scorso che hanno provocato disagi soprattutto nel Feltrino: allagamenti che hanno causato danni sia alla viabilità comunale, ad alcuni immobili di proprietà privata e agli automezzi.

Stante l'intensità dell'evento, il Sindaco di Feltre Paolo Perenzin ha immediatamente chiesto alla Regione del Veneto la dichiarazione dello stato di crisi che è stata subito controfirmata dal Presidente Luca Zaia. Viste le evidenti e calcolabili difficoltà causate a cittadini, lavoratori, imprese, attività economiche ed enti locali del territorio, ho chiesto al Governo se intenda fare altrettanto.

L'amministrazione comunale ha avviato una ricognizione di stima per la quantificazione delle spese per i danni al patrimonio privato ed alle attività economiche produttive: dai privati sono arrivati oltre 350 moduli di segnalazione, per un ammontare complessivo di 750 mila euro. È stata effettuata anche una stima dettagliata dei danni subiti al patrimonio pubblico comunale, relativi a strade, palazzi storici, edifici e mezzi ed il Comune ha inviato alla Regione un modulo di ricognizione pari a 250 mila euro.

 


 

Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze – Per sapere – premesso che:

Martedì 12 giungo 2018 una fortissima ondata di maltempo si é abbattuta in tutto il territorio Bellunese, ed in particolare nel Feltrino.

Oltre al violentissimo temporale, su Feltre si è verificata anche un’eccezionale grandinata.

A causa delle copiose precipitazioni si sono verificati numerosi allagamenti che hanno causato danni sia alla viabilità comunale, ad alcuni immobili di proprietà privata e danni agli automezzi. Tantissimi i danni alle auto con vetri sfondati e carrozzerie ammaccate, avendo la grandine dimensioni anche pari alle palline da tennis.

La macchina comunale si è mossa tempestivamente, consentendo di limitare quanto più possibile gli effetti della straordinaria ondata di maltempo. Tecnici e operai hanno operato per tutta la giornata con una serie di interventi e sopralluoghi per verificare le criticità sul territorio e contenere il più possibile, con la pulizia delle caditoie intasate dalle foglie e lo spazzamento delle sedi stradali, i disagi alla circolazione. Dal pomeriggio la rete comunale era nuovamente praticabile in Toto.

I primi danni registrati sul patrimonio pubblico comunale, relativi a strade, palazzi storici, opere d’arte, edifici e mezzi, sono stati stimati in circa 300.000 euro.

Stante l'intensità dell'evento l'Amministrazione Comunale ha chiesto alla Regione del Veneto la dichiarazione dello stato di crisi ai sensi della L.R. n. 11 del 13.04.2001 subito controfirmata dal presidente della Regione Veneto.

Immediatamente dopo l'evento sono pervenute al Comune numerose segnalazioni di danni e richieste d'intervento da parte di privati cittadini;

A seguito della dichiarazione dello stato di crisi la Regione Veneto ha richiesto una ricognizione di stima per la quantificazione delle spese per i danni al patrimonio privato ed alle attività economiche produttive.
 

Tale ricognizione non costituisce titolo per il riconoscimento di eventuali contributi, ma la Regione Veneto invierà al Governo la richiesta del riconoscimento dello stato di emergenza.

Il 25 maggio si é conclusa la raccolta dei moduli attraverso i quali le imprese e i cittadini potevano segnalare i danni strutturali subiti a seguito del maltempo e il Comune di Feltre ha inoltrato a Venezia la relazione con il computo totale delle stime di danno.

Dai privati sono arrivati oltre 350 moduli di segnalazione, per un ammontare complessivo di 750 mila euro. Di questi, 100 mila si riferiscono a danni al patrimonio immobile dei privati (abitazioni e fabbricati), 170 mila ai beni mobili (autovetture e altri automezzi), mentre 480 mila sono i danni segnalati dalle attività produttive. Sono state raccolte anche le segnalazioni dai cittadini residenti in altri comuni e che nella mattinata del 12 giugno si trovavano a Feltre con la propria vettura.

Nella stessa occasione del 12 giugno erano stati rilevanti anche i danni subiti dal patrimonio pubblico comunale, relativi a strade, palazzi storici, edifici e mezzi. Per questi, effettuata una stima dettagliata e specifica, il Comune ha inviato alla Regione un modulo di ricognizione pari a 250 mila euro.

se il Governo intenda concedere lo stato di emergenza così come la Regione Veneto e se non ritenga urgente adottare iniziative straordinarie anche coinvolgendo la Regione Veneto, viste le evidenti e calcolabili difficoltà causate dalla situazione descritta a cittadini, lavoratori, imprese, attività economiche ed enti locali del territorio; e se ritenga necessario intervenire in tempi brevi e con modalità certe al fine di poter provvedere ai risarcimenti.

DE MENECH

 


Belluno, 12 luglio 2018