A Bruxelles per le audizioni sul nuovo programma ambientale dell’Unione europea

Ridurre i livelli di burocrazia, sperimentare nuove azioni a salvaguardia dell’ambiente con progetti pilota e stimolare la partecipazione dei territori e delle città ai programmi di riduzione dell’impatto dei cambiamenti climatici. Con queste proposte ho partecipato questa mattina a Bruxelles alle audizioni del Comitato delle Regioni sulla proposta di riforma del programma LIFE.

L’organo consultivo dell’Unione europea che rappresenta le regioni e le città ha avviato la discussione sul parere che i territori daranno rispetto alla nuova edizione del programma. Ho partecipato in quanto membro supplente della commissione Ambiente della Camera dei deputati e come ex sindaco di Ponte nelle Alpi, comune in cui ha sperimentato per quasi dieci anni politiche di riduzione dei rifiuti, di riciclo e di sviluppo della ciclabilità.

Il rapporto sul parere del CoR è affidato a un altro amministratore veneto, Marco Dus, consigliere comunale di Vittorio Veneto.

Per la nostra regione, il programma LIFE è molto importante. Al momento dei 31 progetti italiani finanziati, 4 riguardano direttamente il Veneto e almeno altri tre hanno un valore altissimo per l’economia e l’ambiente regionale.

Si va dal ripristino delle dune costiere dell’Adriatico a quello delle lagune intorno a Venezia, dallo sviluppo di una nuova tecnologia per ridurre l’impatto ambientale delle concerie nel distretto di Arzignano alla riduzione del rischio di alluvioni nel Veneto. Poi ci sono i progetti generali, che riguardano le nuove tecnologie per la coltivazione dei vigneti, per la gestione dei pascoli alpini, per la riduzione del traffico e dell’inquinamento.

Nel rapporto, ha spiegato il relatore Marco Dus, «chiediamo maggiori risorse rispetto ai 3,4 miliardi di euro previsti per tutta Europa e – visto che il perimetro di attuazione si è allargato – la focalizzazione sui progetti di qualità».

Complessivamente nel 2016, l’Italia ha ottenuto la fetta più larga dei finanziamenti tra i partner europei: 83 milioni di euro. Ora bisogna lavorare per semplificare le procedure di presentazione e rendicontazione dei progetti e in questo senso va anche il parere di Dus, per progetti di mobilità intelligente che agevolino la transizione già in corso dal possesso alla condivisione dei mezzi di trasporto privati e per la rete Natura 2000. Qui siamo di fronte a un insieme di aree protette di grande rilevanza soprattutto in Veneto e in provincia di Belluno, ma fragili che rischiano di essere abbandonate o dimenticate. Con il programma LIFE è possibile finanziare azioni di conservazione, di tutela della biodiversità ma anche di fruizione da parte dei cittadini e di rilancio economico.

 


Bruxelles, 27 Settembre 2018