Ho predisposto un'interrogazione e invitato la Regione ad attivarsi

 

A furia di rimandare le decisioni il problema è esploso.

Sono mesi che i sindacati prima e il parlamentari del Pd poi, fanno presente la situazione e lanciano allarmi. Evidentemente il ministro dell’istruzione confonde le nostre richieste per strumentalizzazione politica. Ora che il caso è scoppiato vada a scusarsi con le famiglie dei quasi 8.500 studenti veneti privati del sostegno minimo per proseguire il percorso scolastico.

Nei prossimi giorni depositerò un’interrogazione urgente al ministro per chiedere come intende affrontare l’emergenza. La realtà è che mancano insegnanti e se non si aprono le università nei prossimi anni la situazione è destinata a peggiorare.

Anche la Regione Veneto, si faccia carico del problema e faccia pressioni sul governo su entrambi i fronti: garantire lo svolgimento dell’anno scolastico reperendo tutti gli insegnanti disponibili e un’azione a lungo termine per formare e reclutare insegnanti specializzati che siano disponibili a lavorare in Veneto.

 


 

Roma, 9 Ottobre 2018