Per pulire i boschi serve proroga incentivi per i piccoli impianti a biomasse legnose

  

Per smaltire l’enorme quantità di legname schiantato a causa della tempesta di fine ottobre il governo deve ripristinare le agevolazioni tariffarie per i piccoli impianti diffusi sul territorio che generano energia elettrica alimentati esclusivamente da sottoprodotti derivanti dalla lavorazione forestale o dalla gestione del bosco. Ho presentato nei giorni scorsi un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico per chiedere un provvedimento urgente in tal senso in considerazione del fatto che il decreto ministeriale sugli incentivi alla produzione di energia da fonti rinnovabili è scaduto ormai dalla fine del 2017 e non è ancora stato rinnovato.

Solo nel Bellunese ci sono milioni di metri cubi di legname da smaltire e abbiamo alcuni impianti di piccole dimensioni, cioè sotto i 2 MegaWatt, che possono inserirsi nella filiera del legno e contribuire allo smaltimento utilizzando gli scarti di lavorazione e il legno degli alberi abbattuti. Gli impianti generano energia elettrica praticamente senza emissioni in atmosfera e il loro utilizzo limiterebbe al minimo il trasporto su strada del materiale con conseguenti benefici per il traffico e l’ambiente.

Inoltre, riusciremmo a riattivare la filiera del legno, come proposto in più occasioni dai rappresentati dall‘AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali – e daremmo un contributo decisivo alle attività economiche in montagna. Ricordo che negli ultimi 50 anni la superficie forestale italiana è raddoppiata, passando dai 5,5 milioni di ettari del 1959 ai 10,4 milioni del 2000 e contemporaneamente, tuttavia, le zone montane in Italia si sono spopolate, perdendo oltre 900 mila persone.

La tecnologia adottata dagli impianti in questione presenta requisiti di alto rendimento e ridotte emissioni e può invertire il crollo del prezzo del legname nonché contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali nella produzione di energia rinnovabile.

Il decreto con le nuove tariffe di incentivazione per la generazione elettrica da fonti rinnovabili è atteso dalla fine del 2017 e adesso c’è l’urgenza di dare adeguata valorizzazione economica al legno schiantato. Per questo, come richiesto anche da moltissimi enti locali, l’interrogazione stimola il ministro dello Sviluppo economico a varare un provvedimento provvisorio per prorogare le tariffe e gli incentivi per le biomasse legnose.

 


Belluno, 19 marzo 2019