Alberghi e strutture di ospitalità potranno praticare tariffe più basse rispetto a quelle pubblicizzate attraverso i motori di ricerca. Lo stabilisce il ddl concorrenza approvato oggi alla Camera dei deputati (ora passa al Senato).
Il governo e il Parlamento hanno ascoltato e accolto le richieste della categoria. Su tutti Federalberghi che da tempo chiedeva l’abolizione delle clausole vessatorie con cui i motori di ricerca vietano agli alberghi di offrire sconti on line.
Federalberghi a luglio aveva presentato un ricorso al Tar per l’eliminazione del cosiddetto “parity rate”.
Il provvedimento riporta agli albergatori la gestione delle proprie strutture in termini di tariffe, riduce la rigidità di un mercato comunque in espansione e aumenta il tasso di concorrenza a tutto vantaggio dei clienti. In una provincia a forte vocazione turistica come il Bellunese, ci attendiamo riscontri positivi, già dalla prossima stagione invernale.
Belluno, 6 Ottobre 2015