Senza azione, Zaia avrebbe mantenuto braccia conserte

 

La decisione del Cda di Veneto Strade di riprendere lunedì prossimo i lavori sul tunne di Col Cavalier a Belluno è il frutto dell’enorme pressione fatta in questi giorni sul presidente Zaia e sull’assessore al bilancio Ciambetti dai cittadini, dagli amministratori locali e dai rappresentanti del Pd.

Senza la nostra mobilitazione a Belluno, Venezia e Roma il presidente pro tempore Zaia avrebbe continuato a gestire la vicenda come ha fatto negli ultimi otto anni: a braccia conserte. La fermezza dei Bellunesi, la tenacia degli amministratori locali e l’informativa al ministro delle infrastrutture Delrio fatta in settimana, hanno obbligato la Regione a prendere un impegno formale con la propria società e ad attivarsi per accendere il mutuo corrispettivo. Rimane l’amarezza per l’incuria dimostrata da Zaia sulla vicenda e per l’incapacità finora dimostrata dall’assessore nel recuperare i finanziamenti statali garantiti fin dal 2007.

 


Roma, 17 Aprile 2015