De Menech e Rotta: «Chi la ostacola è per le inefficienze e gli sprechi»

 

«La sfida dell’autonomia è la sfida della modernità. Ostacolarla significa implicitamente rassegnarsi a mantenere uno status quo caratterizzato da inefficienza della pubblica amministrazione e servizi inadeguati, costosi e poco utili ai cittadini». 

Il coordinatore dei parlamentari veneti del Partito democratico, Roger De Menech, ricorda l’accelerazione impressa al percorso delle autonomie regionali dal ministro Francesco Boccia e dal Partito democratico stesso.

«Dopo anni di tentennamenti e una infruttuosa ‘guerra di posizione’ abbiamo trovato un punto di equilibrio tra le richieste delle Regioni e le necessità di mantenere intatti e uniformi i livelli minimi delle prestazioni. Abbiamo sgombrato il campo dagli equivoci separatisti e con la legge quadro elaborata dal ministro Boccia chiariamo una volta per tutte che l’autonomia regionale sarà uno strumento di perequazione indispensabile a ridurre il divario tra le zone marginali e quelle urbane, tra i territori dove si rischia lo spopolamento e le città, nel settentrione, nel mezzogiorno e nelle isole. Siamo a un passo da un risultato che può contribuire a cambiare sostanzialmente l’impatto della pubblica amministrazione sulla vita di cittadini e imprese».

«Ogni tatticismo in questo momento è del tutto fuori luogo e fuori tempo», afferma la deputata veneta Alessia Rotta. «Chi si oppone all’autonomia solo per il proprio posizionamento all’interno della maggioranza sarà riconosciuto dall’opinione pubblica come responsabile di voler perpetrare le inefficienze, gli sprechi e il cattivo funzionamento delle amministrazioni pubbliche».

 


Roma, 18 Dicembre 2019