L'ambiente diventa finalmente, a pieno titolo, fattore fondamentale di un'idea di sviluppo nuova e coraggiosa per il Paese, non più vincolo o freno alla crescita economica, ma elemento essenziale per intraprendere la strada di una ripresa che faccia della sostenibilità ambientale l'orizzonte da perseguire.
Per la prima volta in una legge dello Stato il titolo riporterà le parole «green economy»; è il segnale che la stagione delle riforme avviata nel Paese passa anche dall'ambiente, per un futuro che dovrà segnare un radicale cambiamento e che per essere tale necessita di norme che semplifichino innanzitutto la vita alle imprese che scelgono di operare in questo settore, consentendo alla stessa pubblica amministrazione di essere più verde e ridurre l'impatto ambientale del proprio agire, organizzare servizi ambientali efficienti per i loro cittadini, avviare un processo di decarbonizzazione dal basso, ma non solo.
Le norme vanno anche nella direzione di premiare i comportamenti virtuosi dei cittadini, oltre che delle imprese e delle amministrazioni, in grado di dare un contributo fattivo allo sviluppo della «green economy».
Un'economia, che fa dell'ambiente il perno dello sviluppo futuro per il nostro Paese, solo puntando su innovazione e qualità può sperare di giocare un ruolo da protagonista all'interno di un sistema sempre più globalizzato.
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Roma 22.12.2015