Richiesta al ministro Costa e stimolo al governo per soluzione definitiva sulla gestione delle strade
Quali e quante risorse economiche il governo potrà assegnare alle Province? Lo abbiamo, io ed il collega Enrico Borghi, in un’interrogazione a risposta scritta al ministro degli Affari Regionali.
Vogliamo essere di stimolo al governo perché affronti i problemi delle Province. Gli enti non sono più in grado di erogare i servizi ai cittadini a causa dei tagli operati nel corso degli anni. Stiamo parlando di quasi 3 miliardi di euro in meno e a risentirne maggiormente è il sistema viario: 130 mila chilometri di strade, oltre il 70 per cento della rete stradale nazionale e 38 mila chilometri di strade montane per le quali ormai è a rischio anche la manutenzione straordinaria.
Per le Province montane la situazione è ancora più grave. I tagli dei fondi, per quanto inferiori rispetto al resto degli enti, si combinano con il mancato riconoscimento economico delle maggiori funzioni assegnate dalla legge 56 del 2014.
Non ho intenzione di fare sconti anche al mio governo su questo tema. Il bene primario rimangono la tutela dei lavoratori delle Province e la gestione di una rete viaria complessa e articolata. Oltre all’interrogazione, stimolo quotidianamente i membri del governo e i responsabili nazionali dell’Anas per risolvere rapidamente la situazione.
La finanziaria del 2017 avrebbe dovuto prevedere nuovi interventi per le Province, ma la crisi di governo ha comportato un iter accelerato della legge e non è stato possibile inserire alcuna misura.
Con questo intervento vogliamo riportare il tema all’attenzione del governo e ci auguriamo che il ministro Costa se ne faccia carico anche in sede di Consiglio dei ministri. Perché se stiamo lavorando con il ministro Delrio e con l’Anas per trovare una soluzione definitiva alla gestione dell’intera rete stradale nazionale, d’altro canto non è pensabile che gli enti locali siano titolari di competenze senza avere le risorse minime per esercitarle.
Roma, 1 Febbraio 2017