Dorfmann ha offerto la propria disponibilità a sostenere il progetto, una volta firmato il protocollo di intesa tra la Provincia di Belluno, le Province di Bolzano e Trento, il Governo e la Regione Veneto. «Sono convinto che i nostri territori, Belluno in particolare, abbiano necessità di questo tipo di infrastrutture», ha detto Dorfmann. Però, «per agire a Bruxelles dobbiamo ragionare su documenti concreti, quindi accordi tra amministrazioni e almeno un progetto di fattibilità».
Il progetto di fattibilità è già finanziato con 400 mila euro dei Fondi di confine. Nelle prossime settimane le Province, il Governo e la Regione sigleranno l'accordo politico-amministrativo che avvierà il percorso di realizzazione dell'opera.
Nel corso dell'incontro abbiamo affrontato anche il tema dell'autonomia bellunese. «Negli ultimi anni, grazie a leggi specifiche e ai fondi di confine, sono stati fatti alcuni passi avanti», ha affermato Dorfmann. «Se la riforma costituzionale sarà approvata, bisogna comunque lavorare per consolidare, rafforzare e dare ulteriori contenuti al percorso di differenziazione del Bellunese rispetto ai territori di pianura. In chiave europea, un territorio Bellunese sempre più vicino alle aree contermini con la possibilità di dialogare alla pari con le autonomie e addirittura con stati esteri, offre l'opportunità di ragionare su politiche comuni a tutto l'arco alpino nord orientale, senza distinzioni tra i confini amministrativi o nazionali».
Abbiamo infine concordato di organizzare insieme incontri sul territorio per rendere conto ai cittadini dei risultati ottenuti con le politiche di attuazione dell'autonomia negli ultimi tre anni.
Belluno, 11 Novembre 2016