La Camera ha approvato la legge sul contenimento del consumo del suolo e sul riuso del suolo edificato, un testo che, coerentemente con l’obiettivo dell’Unione europea di azzerare il consumo di suolo entro il 2050, delinea la cornice giuridica di riferimento per politiche di riduzione progressiva e vincolante di consumo del suolo a livello nazionale.
Il provvedimento ha visto un lungo iter nel quale il disegno di legge del Governo, assunto come testo base, è stato arricchito e migliorato anche grazie al parere delle Commissioni competenti in sede consultiva. L'esame in sede referente è stato svolto dalle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e XIII (Agricoltura).
Scopo della legge è contenere il consumo di suolo, che viene riconosciuto a tutti gli effetti un bene comune ed un risorsa non rinnovabile: tutelare i terreni agricoli, garantire la loro destinazione alla produzione di cibo e fermare il consumo del suolo e, contemporaneamente, incentivare il riuso delle aree già urbanizzate e la rigenerazione urbana. Solo così avremo uno strumento concreto in più per preservare un patrimonio unico del nostro Paese: il paesaggio.
Partendo dall’esplicitazione delle definizioni necessarie ai fini dell'applicazione della legge, vengono definiti i parametri omogenei su tutto il territorio nazionale a cui anche le normative regionali e l'operato delle amministrazioni locali dovranno fare riferimento ed i limiti quantitativi al consumo di nuovo suolo. Vengono stabiliti criteri per il monitoraggio dell’applicazione della legge e previsto anche un censimento degli edifici sfitti, non utilizzati o abbandonati, per creare una banca dati del patrimonio edilizio pubblico e privato inutilizzato, disponibile per il recupero o il riuso, in alternativa al consumo di suolo inedificato.
Ora la legge passa al Senato.
Roma, 12.05.2016