Sono migliaia i chilometri di linee ferroviarie in disuso che potrebbero avere una forte valenza ambientale e turistica, a favore della quale gli On. Luigi Famiglietti e Giovanna Sanna hanno depositato una proposta di legge sottoscritta da oltre 35 parlamentari appartenenti a diversi gruppi, che inizia ora il suo iter alla Camera ed è stata presentata ieri in conferenza stampa, alla quale ha partecipato anche il deputato bellunese del partito democratico Roger De Menech.
“È una legge che ha già impegnato il Parlamento nelle passate Legislature – afferma il deputato Luigi Famiglietti-. Ora il testo viene ripreso con la speranza di mettere a frutto il prezioso contributo delle associazioni, indicando con chiarezza una direzione ed una politica: considerare il patrimonio ferroviario in disuso come una risorsa ambientale da tutelare e valorizzare inserendolo in una nascente rete integrata della mobilità dolce e sostenibile. Considerando ciò che ne consegue in termini di promozione territoriale turistica, tutela del territorio e contrasto all’ulteriore abbandono delle zone appenniniche e montane”.
“In altri Paesi esistono già – dichiara la deputata Giovanna Sanna – importanti esperienze di reti nazionali di mobilità dolce. La nostra proposta muove dal convincimento che in Italia possa e debba essere realizzata una rete analoga di straordinario interesse, considerata la presenza di un patrimonio unico di risorse ambientali, storiche e culturali diffuso in tutto il Paese. Questa rete nazionale può inoltre contare su esperienze pilota già avviate in molte realtà locali, tra cui ricordo il Trenino Verde della Sardegna, che ha recuperato e riutilizzato diverse tratte. Queste esperienze locali vanno messe in rete”.
Condivido in pieno l’obiettivo di dare impulso a una mobilità sostenibile – dichiara Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera –. Proprio per rispondere a questa finalità a inizio Legislatura ho presentato due disegni di legge: uno che promuove lo sviluppo dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, riconosce la ciclabilità come soluzione efficace e a impatto zero per gli spostamenti cittadini personali su mezzo privato e mira a garantire la sicurezza delle persone che scelgono di spostarsi in bici; il secondo, del tutto simile alla proposta che presentiamo oggi, per il recupero del nostro patrimonio ferroviario inutilizzato e per la sua integrazione con un sistema di mobilità dolce e di itinerari ciclo-pedonali. Spero che i testi di cui sono primo firmatario, analogamente al testo di cui è primo firmatario l’On. Famiglietti, possano iniziare rapidamente il proprio iter in Parlamento”.
Roma, 27.11.2013