IL CASO SICET
IL SINDACO DI OSPITALE SACCHET INCONTRA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE DELLA CAMERA ERMETE REALACCI, IL DEPUTATO ROGER DE MENECH E L’ ASSESSORE DEL COMUNE DI PONTE NELLE ALPI EZIO ORZES
da sx: EZIO ORZES – Ass. Ambiente Comune di Ponte nelle Alpi | LIVIO SACCHET – Sindaco di Ospitale di Cadore | ERMETE REALACCI – Pres. Comm. Ambiente alla Camera | ROGER DE MENECH – Deputato PD
La rete di solidarietà fattiva dei comuni della provincia si stringe a fianco del Comune di Ospitale di Cadore alle prese con il caso scottante della Sicet che ha recentemente chiesto alla Regione l’autorizzazione per incenerire nell’impianto di Ospitale, oltre alle biomasse legnose, anche rifiuti.
Il tema dell’incenerimento di rifiuti in impianti industriali sta da tempo animando il dibattito nazionale. Per molti infatti si è trovato il modo, derubricando i rifiuti nei cosiddetti CSS (combustibili solidi secondari), di favorire l’incenerimento in impianti industriali che nella sostanza diventano degli inceneritori.
Il caso della Sicet è emblematico, una centrale da 63 MWth che bruciando biomasse produce energia elettrica che una volta immessa in rete viene super incentivata con soldi di tutti.
È evidente, hanno affermato il Deputato De Menech, l’Assessore Orzes e il Sindaco Sacchet, che impianti come questo nascono e vengono riproposti con una logica di tipo speculativo.
Si produce energia approvigionandosi di biomasse che spesso arrivano da distante con costi energetici e ambientali largamente superiori ai benefici ambientali. Un’operazione che senza gli incentivi, che paghiamo tutti, non potrebbe sostenersi economicamente. Immettere nella miscela delle biomasse da bruciare anche i CSS, in sostanza miscele di rifiuti di diversa composizione, significherebbe aumentare il fattore di rischio per i residenti e per tutta la vallata, e questo non è accettabile.
Senza contare che in Veneto è da anni attiva una filiera di aziende che invece riciclano i rifiuti raccolti con la raccolta differenziata, recuperando la materia, come indica l’UE, e non distruggendola in un forno.
L’On. Realacci ha dichiarato che si farà carico della questione portandola direttamente nelle aule parlamentari.
Nei prossimi giorni l’amministrazione comunale di Ospitale invierà a Roma il fascicolo che – ha assicurato il Presidente della Commissione Ambiente della Camera – non rimarrà chiuso in un cassetto!