Il deputato del partito democratico Roger De Menech, commentando il comunicato stampa del Ministero delle Politiche Agricole, ha espresso Vivo appezzamento per le parole del Ministro De Girolamo rispetto all’ipotesi di far transitare gli agenti delle Polizie Provinciali all’interno del Corpo Forestale dello Stato.
“La questione è oggetto di una mia interrogazione di pochi giorni fa, perché credo fortemente nella necessità di risolvere gli ambiti di sovrapposizione di competenze come quelli esistenti fra Corpo Forestale e Polizie provinciali che, in molti settori, lavorano già insieme”
La sicurezza ambientale deve essere gestita partendo da livelli di area vasta, il controllo del territorio non può essere frammentato, bene quindi quest’idea di salvaguardare le professionalità delle Polizie Provinciali e nello stesso tempo rafforzare e implementare il Corpo Forestale dello Stato che da sempre opera nel nostro paese.
Sul tema esiste una disponibilità per un lavoro comune dei due Ministri interessati, Nunzia De Girolamo e Graziano Delrio, che insieme al Ministro degli Interni dovranno costruire il percorso che renderà operativa questa idea.
E’ possibile realizzare questa razionalizzazione senza caricare di nuovi oneri le finanze dello Stato, anzi nel medio e lungo periodo emergeranno economie di scala a vantaggio del bilancio e dell’efficienza del servizio di controllo ambientale – conclude De Menech.
*COMUNICATO MINISTRO DE GIROLAMO:
http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6636
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00758
Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-00758
presentato da DE MENECH Roger
co-firmatari BIFFONI, PASTORINO, RICHETTI, FIANO, ZAPPULLA.
testo di Martedì 30 luglio 2013, seduta n. 61
Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Per sapere
premesso che:
il Consiglio dei ministri, nella seduta del 5 luglio 2013, ha esaminato uno schema di disegno di legge costituzionale per l’abolizione delle province, su cui deve esprimere un parere la Conferenza unificata;
il riassetto dell’organizzazione territoriale della Repubblica deve prevedere un processo di ordinata e ragionevole riassegnazione delle funzioni delle Province, secondo i criteri di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza di cui all’Articolo 118, primo comma, della Costituzione, nonché del personale delle amministrazioni provinciali, tale in particolare da non disperdere le competenze e specializzazioni professionali acquisite nel tempo;
secondo una stima dell’Associazione italiana agenti e ufficiali di Polizia provinciale, i corpi di polizia provinciale contano, nel complesso, su un organico di 2.600 persone, che svolgono significative funzioni di salvaguardia del territorio, in particolare quello rurale, per assicurare il rispetto della normativa in materia di tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale, della fauna e della flora –:
se il Governo, nell’ambito del processo di revisione costituzionale per l’abolizione delle province, intenda assumere dei provvedimenti normativi volti a preservare l’unità e le competenze e specializzazioni professionali dei corpi di polizia provinciale, mediante l’inserimento con mobilità del loro personale nel Corpo forestale dello Stato ovvero mantenendoli in attività con funzioni di polizia ambientale in capo alle regioni.