La Regione è succube di Trenitalia

 

Il sistema ferroviario regionale è al collasso ed è la vergogna di Zaia.

Anche oggi abbiamo assistito all’ennesima cancellazione di un treno da Venezia, che ha fatto perdere la coincidenza a centinaia di pendolari diretti a Vittorio Veneto e Belluno.

pendolari

Siamo al paradosso che le politiche di trasporto non le fa la Regione, ma vengono imposte da Trenitalia. Zaia si è curato scientificamente l’attuale disastro ferroviario. Ha voluto accanto a sé l’assessore Chisso, anche nel 2014 l’investimento sulle ferrovie nel bilancio regionale è pari allo 0,13 per cento, esattamente lo stesso degli ultimi dieci anni e non ha fatto nulla per migliorare il contratto di servizio con Trenitalia.

Il risultato è un servizio fatto su misura per favorire i bilanci di Trenitalia invece che gli oltre 162 mila pendolari veneti. Non è un caso l’abnorme aumento dei tempi di percorrenza su alcune tratte: Belluno – Venezia nel 1961 era coperta in un’ora e 41 minuti, nel 2015 ci vogliono 2 ore e un quarto con un cambio obbligatorio a Conegliano. Per trovare tempi di percorrenza come quelli attuali bisogna risalire al 1938.

 

 


Belluno, 28 Gennaio 2015