La riduzione prevista da Ministero per l'anno 2016/2017, di 92 posti in Regione Veneto rispetto all'organico di diritto, rischia di vanificare quanto fatto con la riforma «la buona scuola» che ha tra i principali obiettivi il potenziamento dell'organico. 
 
La scorsa settimana ho presentato un'interrogazione a risposta in commissione al fine di capire quanto sta accadendo.
 
L'ufficio scolastico regionale del Veneto aveva chiesto al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca un incremento dei posti dell'organico di diritto per l'anno scolastico 2016/2017 del personale docente delle scuole del Veneto, al fine di evitare il ripetersi delle numerose criticità che erano precedentemente emerse: classi sovradimensionate che non era stato possibile sdoppiare, ore eccedenti all'orario prescritto di 18 ore, sezioni di scuola dell'infanzia non autorizzabili, turni pomeridiani di sezioni di scuola dell'infanzia non attivabili.
 
La richiesta di organico di fatto fatta dall'USR per le scuole statali del Veneto per l'anno scolastico 2016/2017 ammonta a 48.530 posti, che superano quelli dell'organico di diritto per l'anno scolastico 2016/2017 di 3.013 posti. Il Ministero, nella nota inviata alcune settimane fa, ha fatto presente che il taglio delle risorse dell'organico sono dovute al calo di 3000 alunni.
 
Negli ultimi quattro anni, tra scuola dell'infanzia e primaria, solo in provincia di Belluno sono stati persi complessivamente 600 alunni; nel bellunese, ed in particolare nelle zone più marginali, le pluriclassi stanno diventando una prassi; solo nell'anno scolastico appena finito sono state circa una ventina. 
 
La scuola rappresenta un perno della vita sociale per i paesi e le valli di montagna, già in notevole difficoltà visto il calo sempre maggiore dei servizi; si rischia, ancora una volta, di perdere un altro servizio essenziale per la montagna
 
Ho pertanto chiesto se il Governo e i Ministri competenti intendano far fronte a questa situazione di sofferenza creatasi per la scuola veneta ed in particolare quali iniziative si intendano adottare per le scuole in difficoltà soprattutto nelle zone più critiche della provincia di Belluno.
 

 

Interrogazione a risposta in commissione 5-09356
presentato da DE MENECH Roger
testo di Mercoledì 3 agosto 2016, seduta n. 667

DE MENECH. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca  

— Per sapere – premesso che: 
l'ufficio scolastico regionale del Veneto ha chiesto al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca un incremento dei posti dell'organico di diritto per l'anno scolastico 2016/2017 del personale docente delle scuole del Veneto, al fine di evitare il ripetersi delle numerose criticità che erano precedentemente emerse, che hanno penalizzato il servizio scolastico della regione, generando un'anomala disparità di trattamento con le altre regioni; 

l'ufficio scolastico regionale Veneto ha segnalato diverse criticità: 175 classi sovradimensionate che non era stato possibile sdoppiare (equivalenti a 289 posti mancanti), 1480 ore eccedenti all'orario prescritto di 18 ore (equivalenti a 82 cattedre risparmiate), 20 sezioni di scuola dell'infanzia non autorizzabili (pari a 40 posti mancanti), n. 8 turni pomeridiani di sezioni di scuola dell'infanzia non attivabili (pari a 8 posti), 130 cattedre di liceo musicale non inseribili al SIDI; 

il Ministero ha applicato al Veneto in organico di diritto 2016/2017 una riduzione di 92 posti rispetto all'organico di diritto 2015/2016; 

l'ufficio scolastico regionale Veneto ha richiesto al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca l'assegnazione del numero indispensabile di posti di personale docente in sede di adeguamento dell'organico alla situazione di fatto per l'anno scolastico 2016/2017, calcolato in 48.530 posti; 

la richiesta di organico di fatto per le scuole statali del Veneto per l'anno scolastico 2016/2017 ammonta a 48.530 posti, che superano quelli dell'organico di diritto per l'anno scolastico 2016/2017 di 3.013 posti; 

la nota arrivata in questi giorni dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca presenta un taglio delle risorse dell'organico di fatto non solo per la scuola Veneta, ma anche per Belluno. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca dice che sia dovuto ai 3000 alunni in meno; 
negli ultimi quattro anni, tra scuola dell'infanzia e primaria, in provincia di Belluno sono stati persi complessivamente 600 alunni; 

la flessione, iniziata diversi anni fa, ha portato pian piano ad una riorganizzazione delle istituzioni scolastiche provinciali. Un dato che non era mai stato raggiunto prima e che porta con sé tutte le problematiche a livello di istruzione; 

in provincia, ed in particolare nelle zone più marginali, le pluriclassi stanno diventando una prassi; solo nell'anno scolastico appena finito nel bellunese sono state circa una ventina; 

se i numeri comunicati, saranno confermati, l'ufficio scolastico provinciale non sarà in grado di garantire lo sdoppiamento delle classi soprannumerarie, delle pluriclassi costituite in od oltre la norma e deroga di montagna, delle classi articolate con più di 30 alunni, e l'avvio dei percorsi di istruzione e formazione professionale (leFP) e dei corsi serali, date le ore previste per il tempo pieno (44 e non 40), e il doppio turno alle sezioni dell'infanzia; 

la montagna ha deroghe che oggi l'ufficio scolastico regionale non rispetta, contravvenendo così ai principi normativi, e soprattutto mettendo a rischio i presidii nelle zone più periferiche; 

sono molte le scuole costrette a chiudere; 

è sempre maggiore la preoccupazione che non venga garantita agli alunni bellunesi il diritto allo studio ed una scuola efficiente e di qualità; 

la scuola rappresenta un perno della vita sociale per i paesi e le valli di montagna, già in notevole difficoltà visto il calo sempre maggiore dei servizi; 

si rischia, ancora una volta, di perdere un altro servizio essenziale per la montagna; 

questa situazione rischia di vanificare la riforma «la buona scuola» che ha tra i principali obiettivi il potenziamento dell'organico –: 

se e come il Governo intenda far fronte a questa situazione di sofferenza creatasi per la scuola veneta ed in particolare quali iniziative si intendano adottare per le scuole in difficoltà soprattutto nelle zone più critiche della provincia di Belluno. (5-09356)

 

iter Interrogazione


Belluno, 10 Agosto 2016