Dall’idea del Comune di Ponte nelle Alpi al primo impianto in Italia per il recupero degli assorbenti.

L’attenzione all’ambiente ha ricadute economiche estremamente positive

 

La sperimentazione di riciclaggio dei pannolini avviata dal Comune di Ponte nelle Alpi alcuni anni fa trova oggi un suo naturale completamento con l’apertura dell’impianto di riciclo dei prodotti assorbenti realizzato da Contarina Spa. E’ la dimostrazione che corrette politiche ambientali hanno ricadute dirette sull’economia, generando ricchezza e occupazione. 

Da ex sindaco di Ponte nelle Alpi, oggi membro della Commissione Ambiente e Territorio della Camera dei deputati, l’inaugurazione odierna dell’impianto di Lovadina di Spresiano ha un sapore particolare. L’idea di recuperare un prodotto all’apparenza impossibile, come i pannolini sporchi, è diventata realtà e promette di generare un ottimo fatturato con importanti ricadute anche sull’occupazione. Da quell’idea è nato il progetto Recall co-finanziato dall’Unione Europea grazie al quale Contarina Spa è riuscita a costruire il primo impianto Italia in grado di trasformare i pannolini usati in plastica e cellulosa, cioè materia riutilizzabile sul mercato. L’impianto costruito in collaborazione con l’azienda Fater spa, il comune di Ponte nelle Alpi e Ambiente Italia, è stato inaugurato questa mattina.

L’apertura di questo impianto in una delle aree più produttive e dinamiche del Paese, dimostra come in Italia e in Veneto in particolare siamo capaci non solo di fare industria, ma soprattutto di fare industria in modo intelligente, innovativo e sostenibile dal punto di vista ambientale. La possibilità di recuperare i prodotti assorbenti aggiunge un altro tassello ad una filiera del riciclo che stiamo portando verso l’obiettivo “rifiuti zero”, anche con una proposta di legge popolare attualmente all’esame della VIII Commissione della Camera.

L'obiettivo "rifiuti zero" non è solo un orizzonte culturale, ma una possibilità tecnologica in grado di dare forza e competitività alla nostra economia. L’Italia è all’avanguardia in questo settore e può diventare leader internazionale esportando tecnologie, esperienze e buone pratiche l’avvio, qui a Lovadina di Spresiano, di questo innovativo impianto ne è la testimonianza.


 Treviso, 24 marzo 2015