La Camera,

premesso che:

l’articolo 27, comma 1, del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, prevede che le domande dirette a conseguire le concessioni e le autorizzazioni per gli accessi se interessano strade o autostrade statali, sono presentate al competente ufficio della società ANAS spa e, in caso di strade in concessione, all’ente concessionario, che provvede a trasmetterle con il proprio parere al competente ufficio della società ANAS spa, ove le convenzioni di concessione non consentono al concessionario di adottare il relativo provvedimento;

il comma 8 del citato articolo 27 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, prevede che nella determinazione della somma da versare all’ente rilasciarne si deve tenere conto delle soggezioni che derivano alla strada o all’autostrada, del valore economico risultante dal provvedimento e del vantaggio che il beneficiario ricava dal provvedimento stesso;

questi criteri sono tradotti in una formula matematica, la cui applicazione è suscettibile di produrre canoni di diverso importo, in funzione dei fattori che la formula stessa prende in considerazione (tipologia di accesso, larghezza geometrica, importanza della strada eccetera) così che la formula matematica e i parametri per l’individuazione dei canoni non sono in alcun modo stabiliti dal legislatore ma approvati unilateralmente dal consiglio di amministrazione della società e sono parte costitutiva del provvedimento annuale di determinazione dei canoni (sottoposto a vigilanza ministeriale, quindi firmato dal presidente della società ANAS spa e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale ai sensi e per gli effetti della disposizione citata);

ai sensi dell’articolo 55, comma 23, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, sono iniziati, nel 1998, gli aumenti unilaterali da parte della società ANAS spa del canone sui passi carrai in base alle nuove tabelle e ai nuovi coefficienti di calcolo, che hanno comportato aumenti discrezionali, in particolare nella regione Veneto;

c’è un’evidente disparità di trattamento tra cittadini che hanno accesso alla proprietà attraverso passi carrai insistenti su strade non statali e cittadini che invece si ritrovano gravati dal canone per la concessione di passi carrai per l’accesso a strade statali con l’ovvia conseguenza che il valore di abitazioni e/o attività commerciali affacciate sulle stesse si è drasticamente deprezzato;

l’articolo 25 del presente decreto in via di conversione reca disposizioni concernenti la governance dell’Anas e in questa sede sembrerebbe pertanto utile ridefinire anche il tema delle entrate proprie della società in particolare per quanto attiene ai canoni di accesso;

il rappresentante del Governo, in sede di esame del provvedimento nelle Commissioni di merito, ha dichiarato di assumere un impegno stringente sul tema, considerata l’impossibilità di attendere ulteriori anni per una soluzione di una situazione ormai giunta ad un punto critico;

sarebbe necessario modificare le disposizioni di legge che affidano alla società ANAS piena discrezionalità per il computo degli importi stabilendo che gli incrementi dei canoni non possano superare l’andamento dell’inflazione corrente;

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di assumere idonee iniziative in tema di revisione dei canoni nonché l’opportunità di intervenire, già in sede di presentazione della prossima legge di stabilità, al fine superare le disparità di trattamento da parte della società ANAS Spa prevedendo in particolare l’eliminazione del canone dovuto per i passi carrai o quanto meno prevedendo la revisione della modalità di calcolo del canone improntata a criteri di logicità tale da consentire ai concessionari di verificare ed eventualmente contestare l’ammontare della pretesa economica.


Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01248-AR/130

presentato da

DE MENECH Roger

testo di Mercoledì 24 luglio 2013, seduta n. 59 | 9/1248-A-R/130(Testo modificato nel corso della seduta)

De Menech, Miotto, Rubinato.

LINK OdG CANONI ANAS