Usciamo dall’emergenza e diamo il tempo per trasferire le competenze e i dipendenti

 

Le Province montane sono state equiparate alle città metropolitane. 

La decisione è contenuta nel maxi emendamento del governo alla legge di stabilità presentato poco fa al Senato. Nello stesso provvedimento le Province vengono messe in sicurezza finanziaria. Il governo intende così dare alle Province il tempo necessario a contrattare con Regioni e Comuni il trasferimento delle proprie competenze e del relativo personale. I dipendenti delle Province eventualmente in esubero non saranno messi subito in mobilità, ma sarà dato agli enti un tempo di due anni per trovare una collocazione.

 

Pur non facendo parte del Senato, ho lavorato a stretto contatto con i sottosegretari Delrio, Bressa e Baretta e col senatore valtellinese Mauro Del Barba, membro della Commissione Bilancio, per inserire i correttivi necessari ad assicurare la funzionalità delle Province fino alla dismissione delle funzioni.

 

Ovviamente la questione resta differente per le Province montane. L’equiparazione con le città metropolitane fa scendere gli esuberi di personale per Belluno, Sondrio e Verbano-Cusio-Ossola dal 50 al 30 per cento. Poi c’è tutta la partita da aprire con le Regioni per l’assunzione delle nuove competenze.

 

"Il mantenimento di una quota di personale maggiore degli altri enti di area vasta è una necessità imprescindibile per le province montane, soprattutto alla luce delle specifiche e delle particolari forme di autonomia riconosciute dalle riforma Delrio.” Ha dichiarato il senatore Del Barba . “Le disposizioni appena approvate sono un altro passo importante, raggiunto grazie al comune impegno dei parlamentari delle tre province e del Partito democratico, verso una piena attuazione della “specificità montana” dei nostri territori”.

 

Grazie a questo intervento usciamo dall’emergenza e diamo alle Province ordinarie il tempo per riaffidare funzioni competenze e risorse a Comuni e Regioni, a quelle montane di acquisire le nuove competenze dalle Regioni.

 


Roma, 19 dicembre 2014