«Zaia subisce l’iniziativa del Pd». Salmaso: «Passo importante per garantire pari opportunità politica alle donne»

 

Grazie al Pd aumenta l’importanza delle donne nella politica regionale. 

Il partito democratico veneto riesce a imporre la doppia preferenza di genere all’interno della riforma elettorale regionale. Oggi la commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale ha approvato il progetto di legge del Pd che modifica l’articolo 20 della legge regionale 16 gennaio 2012, numero 5, “Norme per l’elezione del presidente della Giunta e del Consiglio regionale” per l’introduzione della doppia preferenza di genere nelle elezioni regionali.

Abbiamo costretto Zaia a subire l’iniziativa del Pd. Il presidente e parte della sua maggioranza hanno tentato in tutti i modi di ostacolare quella che definisco una riforma di civiltà. Però la caparbietà e le buone ragioni dei nostri consiglieri regionali sono state prevalenti rispetto ai conservatori.

Per la portavoce delle Donne Democratiche venete, Raffaela Salmaso, il testo licenziato dalla commissione «è un primo importante passo per dare sostanza alla democrazia paritaria e per il riequilibrio di una situazione sbilanciata che viola il principio inderogabile di uguaglianza, solennemente sancito dagli articoli 3 e 51 della Costituzione. Il lavoro delle donne del partito e quello determinante dei Consiglieri Regionali del Pd consente di far fare un passo avanti alla nostra Regione, così come Emilia Romagna, Toscana, Sicilia e Campania, riconoscendo pari opportunità politica alle donne».

Ora la discussione passa all’aula dove il Pd regionale auspica l’approvazione definitiva della proposta di legge.