Quanto si apprende dall’inchiesta sul Mose è un duro colpo per la buona politica, i fatti ripetono quello che é successo vent’anni fa, in un momento in cui stiamo facendo uno sforzo enorme per cambiare radicalmente il verso al nostro Paese.

Nel pieno rispetto del lavoro della Magistratura e della sua indipendenza, e nel rispetto delle singole persone coinvolte, va sottolineato che se qualcuno ha sbagliato deve pagare.

Un ricambio nei modi e nelle persone del sistema di gestione veneta non è solo auspicabile, ma appare indispensabile antidoto al malaffare dilagante. Da troppo tempo si profila un sistema veneto che coinvolge tutti i soggetti che da 20 anni hanno le mani sulle prospettive di sviluppo della nostra regione.

Questo sistema – che coinvolge tutti – non è accettabile ed è necessario che si intervenga in modo assolutamente radicale sulla gestione degli appalti e della cosa pubblica.
Le opere vanno fatte semplificando le procedure e nella massima trasparenza, la politica deve scommettere su una nuova classe dirigente che si assuma le responsabilità marcando in maniera netta la discontinuità con questo sistema di potere.

Quello che accade oggi a Venezia ci fa capire, ancora una volta, che bisogna accelerare sul tema delle riforme dello Stato e del cambiamento radicale del sistema paese, dando fiducia anche ad una nuova classe dirigenziale regionale, in grado – in maniera trasparente ed efficace – di gestire le opere necessarie per lo sviluppo della nostra regione.

Seguendo attentamente l’evolversi della situazione, da segretario regionale chiedo che venga fatta chiarezza nel più breve tempo possibile in modo che si possano distinguere nettamente i corrotti dagli onesti.

Il PD Veneto sarà sempre in prima linea per combattere il malaffare, anche mettendo in campo una nuova generazione di amministratori addolorati per il pessimo servizio reso alla buona politica ma anche determinati a cambiare radicalmente questo sistema che usa le tasse dei cittadini e delle imprese per fini privati e illeciti.

Roger De Menech


Roma, 04.06.2014