«La campagna elettorale è finita. Come amministratori dobbiamo tutti insieme – Stato, Regione, Province, Comuni – fornire delle risposte ai nostri concittadini». 
Roger De Menech, parlamentare bellunese e segretario veneto del Partito democratico, interviene con decisione nella questione “immigrazione” e preannuncia la presentazione, insieme ad altri colleghi di partito, di una proposta di legge che offra poche regole chiare a un settore che sta vivendo una fase assai contraddittoria. 

«Io credo», afferma l’onorevole De Menech, «sia necessario passare da una fase digestione passiva dell’emergenza profughi a una nuova fase di gestione attiva della questione».

Il parlamentare bellunese “pianta” subito un paletto: «In primo luogo è necessaria la capillarità della distribuzione dei migranti. Certo, sarà necessario un intervento in Nord Africa per ridurre gli arrivi sul territorio italiano. Ma, anche per abbassare i costi di mantenimento dei nuovi arrivi, occorre impiegare i migranti in lavori socialmente utili». 

A questo proposito De Menech cita un’esperienza che ha vissuto in prima persona ai tempi in cui era sindaco di Ponte nelle Alpi. «Ricordo», sottolinea il parlamentare Pd « che i migranti accolti nel mio comune sono stati impiegati, con soddisfazione unanime, nell’intervento di tinteggiatura della casa di riposo». 

«In questo modo», per De Menech, «i migranti da un lato si renderebbero più graditi all’opinione pubblica, dall’altro permetterebbero alla pubblica amministrazione di eseguire alcuni lavori – e chi amministra sa che nei piccoli comuni gli interventi non mancano – consentendo agli enti locali di risparmiare. Va da sè che, nel contempo, vanno accelerati i tempi burocratici di riconoscimento delle domande di asilo. Non possiamo lasciare nel libo, per cinque-sei mesi, queste persone senza impegnarle in attività che diano loro la possibilità di sentirsi utili». 

Per il deputato Pd «non mancano, in giro per il territorio veneto, le esperienze di migranti che stanno eseguendo dei lavori utili in cambio dell’accoglienza. Queste sono buone pratiche e che devono essere valorizzate e condivise. Intanto il governatore Zaia non esita a dire che «si sta africanizzando l’Italia», mentre Renzi promette un allentamento del patto di stabilità per i Comuni che sceglieranno di accogliere i profughi. 

«Io», riprende De Menech, «le polemiche le lascio agli altri. Io sono abituato a risolvere i problemi. Abbiamo una grande occasione per remare tutti dalla stessa parte e ottenere un grande obiettivo. In cambio del vitto e dell’alloggio, gli immigrati saranno chiamati a collaborare con le amministrazioni che li accolgono. 

 Quanto alla proposta di legge che De Menech sta per mettere appunto insieme ad altri parlamentari del PD «serviranno poche regole chiare e certe per regolamentare il settore e, nel comtempo, rivitalizzarlo». 

 

Articolo di Claudio Baccarin – Corriere delle Alpi
 
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Venezia, 12.06.2015