Il Comitato paritetico ha avviato una fase preliminare per evitare che i Comuni perdano i cofinanziamenti previsti

 

Il Comitato paritetico per la gestione dei fondi di confine ha approvato martedì 1 dicembre la bozza di due progetti strategici per la regione Lombardia. I progetti riguardano la regolazione del lago d’Idro e lo studio di fattibilità del traforo dello Stelvio.

L’approvazione è stata anticipata rispetto alla presentazione dei progetti, prevista per fine dicembre, per consentire ai Comuni interessati di non perdere una serie di cofinanziamenti, tra cui quelli della Regione Lombardia.

La valenza dell’accordo sul lago di Idro è legata alla definizione dei rapporti tra la Regione Lombardia, le province di Brescia e Trento per quanto riguarda la regolazione del lago d'Idro che influisce su tutta la campagna bresciana. C'è già un grande investimento da parte della Regione Lombardia per la sicurezza del lago (impegno di 150mln).

Anche il traforo dello Stelvio si inserisce in un progetto più ampio sulle cosiddette “aree interne” a cui concorrono l’Unione Europea e il governo nazionale ed è il risultato di una condivisione molto attenta fatta dalla Provincia di Brescia e dalla Regione sul territorio.

Ho presieduto la riunione collegato in videoconferenza dalla Camera dei deputati, dove sono impegnato per l’elezione dei giudici della Consulta Costituzionale.

In questa fase procediamo a una pre-assegnazione delle risorse per Sondrio e Brescia finalizzata a non perdere i cofinanziamenti previsti. A breve, ci attendiamo che, una volta acquisiti tutti gli assensi necessari, le progettualità vengano sviluppate completamente così come previsto dalla roadmap sui progetti a regia approvata il 16 novembre scorso.

Le decisioni sui progetti di Brescia e Sondrio sono state assunte con altrettante delibere approvate all’unanimità.

La rapidità e l’elasticità con cui prendiamo le decisioni indicano l’impegno del Comitato a trasformare la gestione estremamente burocratizzata del passato in una risorsa efficace per ridurre il gap e la marginalità dei territori di montagna.

 


Roma, 2 Dicembre 2015